I Queen + Adam Lambert potrebbero esibirsi per 26 date a Las Vegas



Ogni volta che i Queen + Adam Lambert annunciano una nuova serie di date, il timore più grande è che possa trattarsi dell’ultima occasione per ammirarli dal vivo. È un pensiero logico, dettato dall’età di Brian May e Roger Taylor ma anche dalla necessità per Adam di dedicarsi alla propria carriera solista. Poi però, dopo un tour ne segue subito un altro, tanto che ormai è impossibile stupirsi di tutte le news che arrivano periodicamente. La più recente ci porta nel deserto del Nevada.

L’indiscrezione, per adesso definiamola tale, è che i Q+AL potrebbero approdare a Las Vegas al Park Theatre per una serie di ben 26 show tra Agosto e Settembre. Si tratterebbe di una sorta di sostituzione, visto che in precedenza in quel teatro avrebbe dovuto esibirsi Lady Ga Ga, poi costretta a rinunciare a causa dei problemi di salute che la affliggono ormai da tempo.

Si tratterebbe dunque di qualcosa di completamente diverso rispetto ai tour di questi ultimi anni. Una sorta di vero e proprio trasferimento a Sin City (è uno degli appellativi di Las Vegas) in una location che conta circa 8 mila posti a sedere e la cui struttura dovrebbe condizionare anche alcune scelte estetiche relative al palco. Non è da escludere quindi che la band propenda per l’allestimento di un nuovo spettacolo, magari anche con una setlist ritoccata rispetto a quella che stanno portando in giro per il mondo dallo scorso anno.

So che qualcuno storcerà il naso di fronte a questa ipotesi. C'è l'idea, tutt'altro che peregrina per carità, secondo cui questa modalità di esibirsi snaturi gli artisti e li renda in un certo senso semplici mestieranti. Eppure parliamo non di una moda degli ultimi anni, ma di qualcosa che ha sempre fatto parto dell'America. Pensiamo ai grandi show di Frank Sinatra o Barbra Straisand o, ancora, di quelli che per anni hanno visto protagonista proprio a Las Vegas Celine Dion. Ultimo in ordine di tempo Bruce Springsteen che di certo non difetta di energia e che pure ha accettato di suonare per più sere di seguito in un teatro di Broadway.

Insomma, se davvero sarà #QueenInVegas, ciò che conterà per davvero sarà come sempre la qualità delle performance e le possibilità che questo genere di evento può offrire a Brian, Roger e Adam. A noi rimane la libertà di seguirli e, ancora di più, la gioia di sapere che negli Stati Uniti il nome della band (e di Adam Lambert) stanno avendo un seguito al di là di ogni più rosea aspettativa.