Circolano in rete, soprattutto sul fronte anglosassone,
alcuni articoli secondo cui Bohemian Rhapsody non tratterà un tema certamente
spinoso come quello dell’AIDS e, quindi, della vita privata di Freddie Mercury.
Sulla questione è il caso di precisare subito qualcosa.
Al momento non sono stati rivelati i dettagli della
sceneggiatura. L’unica certezza che abbiamo è che Bryan Singer ha ricreato il
plastico del palco del Live Aid e che questo evento (determinante nella storia
dei Queen) sarà certamente trattato. Sarà il momento culminante del biopic? Davvero
impossibile dirlo.
Allo stesso modo non possiamo davvero prevedere i
contenuti della sceneggiatura del film (scordatevi le parole di Sacha Baron
Cohen: sono state ampiamente smentite e comunque Peter Morgan ha abbondato il
progetto), anche se l’età di Rami Malek ben si presta a raccontare anche il
Freddie dei primi anni.
Sulla vita privata di Freddie sappiamo come agiscono
i Queen. Negli anni più cruciali della loro storia hanno mantenuto un riserbo
che spesso è arrivato a negare anche l’evidenza. Lo hanno fatto per amore di
Freddie e per sua espressa richiesta. Difficile quindi che Bohemian Rhapsody
possa mostrarcelo durante qualche festino o in quei momenti “esagerati” vissuti
soprattutto negli anni Ottanta. Allo stesso tempo però i Queen non hanno mai “negato”
la questione AIDS, tanto da diventare veri e propri paladini della lotta alla
malattia e della ricerca di una cura. In un certo senso si potrebbe dire che
Freddie Mercury dopo il 1991 è diventato un vero e proprio simbolo della lotta
all’HIV, già a partire dal Tribute.
Come vedete, quindi, tante ipotesi e speculazioni. Certezze,
almeno per adesso, nessuna. Quindi sarà bene diffidare dalle fonti che, con l'inizio delle riprese stanno cavalcando la notizia, almeno fino a quando la produzione del biopic non deciderà di
rivelare la sinossi ufficiale della pellicola.