Ci sono
cose note e altre meno sconosciute, e nel mezzo c’è Brian May. In primo luogo,
ciò che è noto. Brian è venerato in tutto il mondo come il chitarrista dei
Queen, una delle più rappresentative rock band di tutti i tempi. Il loro video
musicale per il brano Bohemian Rhapsody si dice che sia stato (forse) il più
influente di tutti i tempi, tanto da aver avuto la stessa attenzione tributata
al singolo al momento della sua uscita.
Alcuni
critici musicali hanno sostenuto che il video abbia dato l’avvio a quella che è
stata poi considerata la cultura dei video musicali, da cui poi ha tratto
origine quel fenomeno culturale conosciuto come MTV. Tutti e quattro i membri della band sono
nella Songwriters Hall of Fame, e tutti e quattro hanno scritto canzoni finite in
vetta alle classifiche dei singoli più venduti. Al loro picco, erano quasi senza pari
in termini di popolarità e riempivano gli stadi come nessun altro. Anche oggi è impossibile frequentare
un club o partecipare ad un evento sportivo senza sentire il tipico riff di Brian,
qualcosa che è ormai divenuto trans-generazionale.
In ogni
lista credibile dei più grandi chitarristi di tutti i tempi, Brian è quasi
sempre da qualche parte tra i primi posti. Le
leggende della musica venute dopo i Queen citano costantemente la band
per l’influenza subita, come ha fatto di recente Lady Gaga citando la canzone
dei Queen "Radio Gaga", da cui ha preso il nome. Brian dal canto suo è sempre stato un
predestinato fin dalla più tenera età, quando ha progettato la propria
chitarra, la Red Special, quando aveva solo sedici anni, ed è diventato un
pianista di formazione classica e anche un cantante con la cui voce ha reso
memorabili i cori dei Queen assieme al leggendario Freddie Mercury e Roger
Taylor.
Questi,
più o meno, i fatti noti. Ma quello
che la gente di solito non sa è che Brian May è anche un astrofisico.
Sì, come
se il successo nel mondo musicale non fosse abbastanza per sentirsi realizzato,
la leggendaria rock star ha anche conseguito un dottorato in astrofisica completando
gli studi abbandonati in favore della carriera con i Queen. E così Brian è sicuramente l’unica
rock star a poter vantare una collaborazione con la NASA per il progetto New
Horizon, la sonda che lo scorso anno ha esplorato Plutone. Ha inoltre al suo attivo alcuni libri
di divulgazione scientifica scritti assieme all’astronomo Sir Patrick Moore e l'elenco
potrebbe continuare.
Per chi non lo sapesse, puoi descrivere le
tue credenziali specifiche in ambito scientifico?
Ho fatto tre anni di fisica presso l'Imperial College
di Londra, quattro anni nel reparto Infra-Red di Astronomia sempre presso
l'Imperial College, poi un dottorato di ricerca in astrofisica, che ho
completato 30 anni dopo averlo iniziato! E
attualmente sono membro della Royal Astronomical Society.
Da dove nasce il tuo interesse per la
scienza?
Dal fascino puro e dal desiderio di
comprendere l'universo in cui viviamo.
Ho capito che questa era la tua passione
prima che la band decollasse tanto quanto la voglia di avere successo come rockstar.
Come hai coniugato due realtà così differenti?
Ho sempre
avuto entrambe le passioni. Ho
avuto la fortuna di seguirle entrambe. Penso
che tutti noi realizziamo al meglio noi stessi aprendo entrambi i lati del
nostro intelletto, sia quello artistico che quello scientifico. Questo è qualcosa che le ultime generazioni
hanno trascurato! Ma se si
guarda a Copernico, Fox-Talbot, Newton e anche Einstein, si vede chiaramente
che questi scienziati non hanno visto alcuna distinzione tra arte e scienza.
Spesso la gente trova che la scienza sia
fredda e poco romantica. Come
possiamo convincere la gente a essere più entusiasta a riguardo?
Non credo
che si può fare molto per persuadere le persone, ma certamente si possono aprire le
porte affinché questo accada. Questo
è ciò che Sir Patrick Moore ha fatto per me: quando
ero un ragazzino chiedevo ai miei genitori di poter restare sveglio fino a
tardi per guardare in tv il suo programma "The Sky at Night".
Lo scorso anno hai preso parte al briefing
della NASA per il progetto New Horizon di Plutone del quale si è detto che gli
scienziati che vi hanno contribuito sono stati di ispirazione per il mondo. Ho
trovato che questa forma di rispetto fosse un po’ come il modo con cui le
persone descrivono i Queen. Cosa
pensi del culto che ruota attorno ai musicisti rispetto alla visione che si ha
degli scienziati?
Penso che
sia tutto sano. La maggior parte
degli scienziati che conosco in questi giorni hanno a che fare con il mondo del
rock e viceversa. Matt Taylor, PI
della missione Rosetta, è un fan dell’heavy metal! E’ una gran cosa.
Che cosa cambieresti degli atteggiamenti
pubblici e delle idee sbagliate sulla scienza, se potessi?
Vorrei provare a ri-educare le persone
per quanto riguarda gli animali, e con questo voglio dire gli animali non
umani. Si tratta di un principio
fondamentale della mia vita: credo che tutta la vita sia preziosa e che ogni
animale sia degno di rispetto e di una vita decente senza persecuzioni. Mi sento come se ci fosse una certa
percentuale di esseri umani che non potrà mai capirlo. Quindi abbiamo bisogno di educare, e
legiferare, e far rispettare le leggi per proteggere ogni creatura, in particolare
quelle la cui voce non può essere ascoltata: i bambini e gli animali. Odio la crudeltà e disprezzo coloro
che abusano di qualsiasi animale.
Trovi che vi sia differenza tra il modo
in cui la scienza è accolta nel Regno Unito rispetto agli Stati Uniti in
termini di interesse della gente? Quali
sono le tue impressioni sulle differenze culturali tra questi due paesi?
Penso che
siamo tutti interconnessi. Il
mondo diventa sempre più piccolo. Ma
temo che il mondo sia un passo indietro dal punto di vista dei governi perché
non sono empatici, e con questo mi riferisco a coloro che negano i diritti dei
poveri, dei malati, dei deboli e degli animali. Nel Regno Unito abbiamo avuto finora un governo orribile,
orribile davvero e in malafede oltre che insensibile. La politica del governo è di puro egoismo. Temo che gli Stati Uniti possano andare in quella
direzione se Trump dovesse vincere le prossime elezioni. “Comune decenza” (Common Decency è il nome del
movimento politico trasversale di cui Brian è fondatore, ndt) è la mia parola
d'ordine e vedo la razza umana andare in direzione opposta a questo principio. Tuttavia ci sono persone buone là fuori. Credo che il tempo ci dirà di più. Ma sono sicuro di sapere cosa intendevano gli
antichi quando hanno parlato di "bene" e "male". Entrambe
le cose sono sulla Terra in questo momento.
Per
un individuo ambizioso, essere una rockstar o in alternativa uno scienziato
basterebbe. Per
quelli di noi che trovano il compito di "fare tutto" scoraggiante,
pensi che invece sia possibile riuscirci? Dipende davvero tutto dal duro lavoro
e dall’impegno, o pensi che di essere nato con una naturale inclinazione per eccellere
in più campi?
Penso che
occorrano lavoro e dedizione, ma anche un certo grado di fortuna. Ho lavorato
duro e mi sono dedicato a ciò che volevo fare, ma sono stato anche fortunato. Sono stato fortunato ad avere momenti
condivisi con alcune delle più grandi persone sulla Terra, come Nelson Mandela,
David Attenborough, Tony Iommi, Virginia McKenna e Patrick Moore, per non
parlare dei grandi scienziati della NASA e tanti altri ancora. Credo che la cosa bella è essere
concentrati su qualcosa per periodi prolungati in modo da raggiungere
l'eccellenza. E il grande
vantaggio di raggiungere l'eccellenza in una disciplina è che si arriva a
interagire con le persone migliori in altre discipline.
Quali sono le prospettive dell’immediato
futuro per il Dr Brian May? Stai
lavorando a qualcosa attualmente?
Stiamo ultimando un album con Kerry Ellis e poi
saremo di nuovo impegnati per un certo periodo di lavoro con i Queen + Adam
Lambert. Sto anche lavorando su un paio di libri diversi, soprattutto nell’ambito
della fotografia stereoscopica. Si, Stereoscopia è la mia terza passione.
Ma la passione più difficile da avere è vivere la vita al massimo e con
amore. Ho troppa passione e
questo mi ha quasi ucciso un paio di volte.
(Fonte: www.huffingtonpost.com)