Quando il 6 Novembre del
2005 Minako Honda, conosciuta anche come la “Madonna” del
Giappone, morì Brian May espresse l'intenzione di ripubblicare le
canzoni frutto della loro collaborazione per un pubblico più ampio.
Brian vanta un'infinità di partecipazioni in album e canzoni di
altri artisti, alcune molto conosciute, altre più oscure che ormai
si sono perse nel tempo e nei continui cambi della scena musicale
internazionale. Ma quella promessa, che sembrava dimenticata, torna
oggi alla ribalta con un vero e proprio tributo nei confronti
dell'artista giapponese che vedrà protagonisti lo stesso chitarrista
con Kerry Ellis. A spiegare i dettagli è
proprio Brian con un lungo e accorato messaggio apparso sul suo sito
ufficiale:
“Oggi è un
momento triste per gli appassionati di Minako Honda. E' infatti il
decimo anniversario della sua tragica scomparsa. Era davvero troppo
giovane per morire. Minak è stata una cantante giapponese squisita,
il cui stile quando era giovane era un mix affascinante di influenze
tradizionali giapponesi e moderno pop occidentale. Raggiunse un
enorme successo nel suo paese, ed era molto amato dai suoi fans. L'ho
incontrata quando era già una star nel suo paese, ma meno nota
all'estero dove ebbi modo di conoscerla.. In qualche modo l'idea di
scrivere un paio di canzoni per lei e di registrarle sia in inglese
che giapponese è nata da me. Ho scritto, molto in fretta, Golden
Days e Crazy Nights e registrato i relativi demo e, dopo averglieli
inviati, abbiamo organizzato il suo viaggio a Londra per incidere le
versioni definitive.
Per i Queen quello
era un periodo di pausa, eravamo distanti l'uno dall'altro perché
tutti impegnati con i nostri progetti personali. Io ero stato
impegnato a registrare l'album Bad News con questi ragazzi
incredibili, Rick Mayall, Nigel Planer, Adrian Edmondson (tutti
famosi grazie alla commedia a puntante Young Ones) e Peter Richardson
(il creatore della serie). Inoltre stavo lavorando anche con un
artista chiamata Anita Dobson (!) per la quale ero impegnato a
scrivere le canzoni per il suo un nuovo album. E all'improvviso
arrivò Minako, con la sua energica, affascinante e disarmante
professionalità per essere una persona così giovane.
Le versioni inglesi
dei due brani su cui lavorammo erano molto più difficili per Minako,
che proveniva da una famiglia che non parlava inglese. Per facilitare
le cose avevamo con noi un interprete, naturalmente, ma per Minako
non era facile adattarsi al ritmo della nostra lingua. Tuttavia il
suo manager era determinato nel far sì che Minako riuscisse a
cantare anche in inglese e credo che questo per lei significò subire
parecchia pressione. Non voleva rinunciare, anche se ci furono
lacrime durante il lavoro e questo mi fece sentire in modo terribile!
Alla fine abbiamo
messo insieme abbastanza bene sia le versioni in inglese che in
giapponese di entrambe le canzoni, ma in realtà, se volete sentire
Minako Honda al meglio allora dovete ascoltare le versioni in
giapponese. C'è una versione live fatta per la tv di Golden Days (ma
senza di me) in cui Minako canta coraggiosamente in entrambe le
lingue. Nel suo paese entrambe le canzoni hanno fatto molto bene, ma
la visibilità in Gran Bretagna, che era stato l'intero oggetto del
progetto, fu molto più sfuggente. Così, purtroppo, pochissime
persone nel Regno Unito hanno familiarità con il nostro lavoro
insieme. Solo i fans devoti.
Ebbene, in questi
giorni ho la fortuna di lavorare con Kerry Ellis in studio. Di tanto
in tanto, apro alcuni dei vecchi cassetti e cerchiamo materiale dal
passato che potrebbe avere una nuova vita. Kerry ha trovato Golden
Days poche settimane fa, ha provato a cantarla e alla fine abbiamo
deciso di farne una nuova versione. Ha preso forma in modo rapido e
Kerry, naturalmente, dà alla canzone una nuova e luminosa vita. Ho
rivisto completamente anche l'arrangiamento, ma l'atmosfera originale
del pezzo c'è ancora tutta quanta.. Quindi questo sarà uno dei
brani dell'album che io e Kerry stiamo costruendo. In questo momento
suona come un bel omaggio alla cara Minako. Abbiamo iniziato dai
vecchi nastri in multitraccia, con la voce chiara di Minako e bella
ancora come il giorno in cui lei ha registrato. È straordinario come
la musica riesce a spazzare via gli anni. Dovremmo concludere presto
il lavoro, in modo da poter consentire a tutti di condividere questa
sensazione.
E' strano, perché
ci sono dei parallelismi tra Minako e Kerry. Entrambe possiedono
quella feroce passione e dedizione per la loro arte ed entrambe hanno
una voce eccezionale e inoltre in comune hanno una determinazione
inarrestabile affinché il oro talento possa fiorire al massimo. In
più sia Kerry che Minako hanno dedicato molto della loro vita al
mondo del teatro musicale: ad esempio tutte e due hanno lavorato nel
musical Miss Saigon. Così, quando Anthems II finalmente vedrà la
luce, Minako Honda sarà tutt'altro che dimenticata.”
Come sempre dalle parole
di Brian trasudano tutta l'emozione e l'umanità che lo
contraddistinguono tutte le volte che racconta un pezzo del suo
passato. Un frammento poco conosciuto ma che finalmente troverà una
nuova luce. Da aggiungere poi che oltre a Brian, anche John Deacon si
prestò a collaborare con Minako, registrando con lei il brano
Roulette, versione giapponese della sua No Turning Back. L'amore
della cantante giapponese per la musica del Queen si è espressa
anche dal vivo con la cover di I Was Born To Love You di Freddie
Mercury, un pezzo da sempre amatissimo in terra d'Oriente.
GOLDEN DAYS (CON BRIAN MAY)
CRAZY NIGHTS (CON BRIAN MAY)
I WAS BORN TO LOVE YOU
(Fonte:
www.brianmay.com)
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