Adam, il tour è
stato accolto molto bene finora. Come si è sviluppata la chimica
sul palco tra te e il resto della band?
Fin dall'inizio mi sono
trovato bene. Quando li ho incontrati al termine della mia
partecipazione ad American Idol quando abbiamo suonato We are the
champions, l'instinto ci ha detto "ok, questo funziona".
Dopo un po' ci siamo incontrati di nuovo, e ho trovato Brian e Roger
incredibilmente cordiali, aperti a tutto e mi hanno trattato come
loro pari, nonostante loro sono i Queen. Ma sono stati troppo bravi e
io sono fortunato.
Qual è la chiave nel
processo di interpretazione delle canzoni di Freddie Mercury?
La tequila (ride). No,
scherzi a parte, ho ascoltato molti dei suoi dischi e ho visto i
vecchi filmati per capire come lui voleva che la gente sentisse le
canzoni e come le pensava lui stesso. Nell'analizzare tutto questo,
ho provato a migliorare il mio rendimento.
Come avete affrontato
il fatto che questi in realtà non sono i Queen ma i Queen + Adam
Lambert?
E' stato interessante,
perché sì, questa è una collaborazione. In un primo momento molti
hanno detto "oh, Adam Lambert adesso è nei Queen". In un
certo senso lo sono, ma è davvero una collaborazione. Ed è stato un
bene averlo tenuto a mente fin da subito, non mi sento un membro
permanente della band. I Queen sono Freddie Mercury, Brian May, Roger
Taylor e John Deacon. Questi sono i Queen per come la vedo io e per
come la vedono un sacco di fans. Quello che facciamo sul palco è una
celebrazione della band, che consente a Brian e Roger di suonare le
loro canzoni dal vivo per farle rivivere.
Qual è il potere
della musica dei Queen, che riesce a raggiungere nuovi fan di
generazione in generazione?
Non so cosa sia, ma
funziona sicuramente. Se si vede il pubblico in qualsiasi paese, si
vedono persone di tutte le età , è impressionante. Ho pensato che
avrei avuto di fronte solo un pubblico adulto, ma c'erano anche
giovani, i bambini, uomini e donne di tutte le età , razze, generi, e
questa diversità mi ha sorpreso. Penso che queste canzoni abbiano
superato la prova del tempo perché sono oneste, nascono dal cuore,
sono universali, non necessariamente legate a qualcosa che accade in
un dato momento, ma legate alle emozioni. Sono canzoni che parlano
della nostra condizione umana.
Come si fa a far convivere il mondo del pop con quello del rock?
Diciamo che c'è
abbastanza da fare (ride). Come amante della musica e parte di questa
generazione, ho sempre sentito dire dalla gente "ah, si pop, è
rock, è ballabile", e tutta questa roba. Sembra un modo
antiquato di guardare la musica. Ma penso che non funzioni più
tanto, perché i ragazzi ascoltano molti tipi diversi di musica. Noi siamo la
"generazione playlist", perché non si tratta di sesso, ma
di personalità e di identificazione. Trovo fantastico poter suonare
con i Queen, rivisitare questi classici del rock che hanno
influenzato anche il metal, ma si può dire che alla fine si tratti di
un gruppo pop. Attraversarono molti generi e sapevano scrivere
successi in ogni stile.
In passato hai cantato
cover dei Led Zeppelin e dei Kiss: qual è il tuo rapporto con queste
band?
Amo i Led Zeppelin, la
loro musica mi ha divertito per anni, penso che sia molto sexy. I
Kiss ad essere onesti non erano tra i miei preferiti. In realtà non
sono un fan dei Kiss (ride), ma quando i produttori mi hanno detto
che li avrebbero portato alla finale di American Idol ho detto "ok,
almeno sarà divertente" ed ero entusiasta della messa in scena.
Paul Stanley è stato molto cordiale, un grande. Gene
Simmons....ehm.... Gene è Gene, questo è tutto quello che posso
dire.
Infine, per lo show di
Santiago, che cosa ci si può aspettare?
Sarà una festa. Questo è
l'ultimo spettacolo di questa tappa, così l'energia sarà ben più
alta del solito.
(Fonte:
www.futuro.cl)
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