(Nota: non avendo
particolare dimestichezza con lo spagnolo non sono certo di aver
tradotto correttamente ogni passaggio. Me ne scuso in anticipo e
pubblico le immagini originali dell'articolo in modo da consentire a
tutti di poter leggere l'intervista ed eventualmente segnalarmi gli
errori.)
Fun On Earth ha chiuso un
cerchio lungo oltre trent'anni, iniziato da Roger Taylor nel 1981 con
la pubblicazione del suo primo album solista, Fun In Space. Dallo
spazio alla Terra è stato un lungo viaggio contrassegnato dalla
pubblicazione, assieme all'album di inediti, anche di un box
antologico intitolato The Lot che raccoglie tutto quanto realizzato
dal batterista al di fuori dei Queen. Il nuovo album segue idealmente
quel percorso artistico proponendo canzoni di vario genere, che
spaziano dal rock alle sperimentazioni elettroniche, senza
dimenticare ballate romantiche e inni di protesta con forti accenti
politici.
Il tuo nuovo album è
molto eclettico. Come lo hai realizzato? Per essere il membro di una
band prolifica come i Queen hai impiegato molto tempo per
realizzarto.
Roger Taylor: “Come
hai detto tu si è trattato di un processo molto lungo. Io e Brian
continuiamo a tenerci occupati con i Queen e la ragione per cui
questo disco risulta così eclettico è proprio perché ho impiegato
così tanto tempo per finirlo. Lo paragono ad una sorta di viaggio
sulle montagne russe, per cui non c'è mai una canzone uguale
all'altra perché ognuna è stata scritta in un momento diverso
dall'altra.”
Con la tua prima band, i
The Reaction, cantavi un vecchio successo di James Brown: I Got You
(I Feel Good). Era una grande interpretazione. Non hai mai pensato di
continuare a fare il cantante principale di una band?
RT: “E' passato
tanto tempo! Non ho mai pensato di fare il cantante perché non ho
mai creduto di esserlo davvero. All'epoca ci servivano un po' di
soldi e quindi cantavo, ma non ho mai pensato di farlo a tempo pieno.
Tranne che per i The Cross ovviamente.”
Però
hai realizzato molto presto il tuo primo singolo solista, I Wanna
Testify dei Parliament.
RT:
“Si, fu una decisione improvvisa. Mi piaceva l'armonia vocale di
quella canzone e decisi di inciderla perché la versione originale mi
piaceva molto.”
All'inizio
della vostra carriera avete inciso un singolo a nome Larry Lurex. Hai
mai temuto che quel disco potesse in qualche modo danneggiare i
Queen?
RT:
“Non credo di averci pensato molto su. Si trattò di una scelta
fatta per lavoro su proposta dell'ingegnere del suono Robin Cable. Fu
una cosa abbastanza stupida perché non eravamo una vera band
ancora.”
Durante
gli anni Settanta i vostri album furono realizzati quasi tutti con
Roy Thomas Baker. Perchè a un certo punto decideste di non affidarvi
a lui anche per Jazz?
RT:
“I due album precedenti a Jazz, ovvero A Night At The Opera e
News Of The World li realizzamo con Mike Stone le cui successive
proposte però non ci convinsero. E così, avendo appreso da lui
tutto quel che c'era da sapere, decidemmo di cambiare. In Jazz alcune
cose funzionarono, altre no. La mia batteria ad esempio suonava
troppo piatta. Roy aveva gusti molto americani avendo lavorato con
band di quel paese come i Cars”
A
proposito dei Cars: il loro primo album aveva dei cori che
ricordavano molto quelli dei Queen.
RT:
“Si, erano una buona band e il loro brano Drive era davvero
speciale.”
Qual
è la connessione tra i Queen e le Blondie? Su internet circola una
foto che ti ritrae assieme alla cantante Deborah Harry.
RT:
“(ride) Quella foto risale a prima che le Blondie diventassero una
band famosa. Ci incontrammo per caso in un hotel di Bel Air, ad
Hollywood. La sua voce mi piaceva, la trovavo sensuale.
Il
tuo disco preferito dei Queen qual è?
RT:
“Domanda difficile, ma direi Sheer Heart Attack.”
In
News Of The World c'è una tua canzone che anticipa il punk, ovvero
Sheer Heart Attack. Ti piaceva il genere?
RT:
“Ho seguito con attenzione la scena punk, ma il brano in
questione lo scrissi prima per l'album omonimo ma poi non la
terminammo. Stranamente passarono tre anni prima che mi ritornasse in
mente. È un brano hard rock punk molto aggressivo. Ho apprezzato
band come i Ramones, i Sex Pistols e soprattutto i The Clash, anche
se ciò che non mi convinceva era lo sfondo politico che davano alle
cose che facevano.”
Strano
quello che dici perché ti sei sempre dichiarato un fan di un
musicista piuttosto politicizzato come Bruce Spingsteen. E' difficile
per una rock star occuparsi di temi sociali? Spesso si dice che le
star non conoscono i problemi della vita vera.
RT:
“Si ma io sono anzitutto un musicista, non una star. E sono
anche una persona sufficientemente matura da avere le mie opinioni
riguardo alle cose del mondo. Non sempre si possono scrivere canzoni
che parlano solo d'amore. A volte bisogna dire ciò che si pensa.”
All'inizio
degli anni Ottanta i Queen andarono a suonare in Argentina durante il
regime dittatoriale di Viola.
RT:
“E' vero, ma non andammo per la politica ma per suonare per la
gente. Non appoggiavamo in alcun modo il regime.”
Spesso
si dice che i testi delle canzoni dei Queen non sono particolarmente
profondi. Ma questo non è vero per Innuendo che, al contrario,
appare molto profondo e filosofico.
RT:
“Ho scritto il 90% di quel testo che credo sia effettivamente
molto profondo. Ci sono altri brani nel nostro repertorio più
leggeri, ma volutamente tali come Killer Queen. Non tutte le canzoni
possono essere filosofiche.”
Bohemian
Rhapsody invece lo è.
RT:
“E' una canzone realmente tragica. “Nothing really matters”
è una frase di Freddie.”
Sei
monarchico?
RT:
“No, non trovo giusto che una persona debba essere trattata
meglio di altre e nemmeno mi piace che venga glorificata a discapito
di altri che vengono invece trattati da servi.”
Ho
intervistato spesso il vostro vecchio produttore, Mack che mi ha
parlato bene di te, ma allo stesso tempo non condivide la
prosecuzione dei Queen senza Freddie e John. Cosa pensi del suo punto
di vista?
RT:
“Beh, mi fa piacere che abbia una buona considerazione di me, ma
non capisco cosa intende dire. Recentemente abbiamo fatto un concerto
stupendo a Las Vegas con Adam Lambert. Freddie purtroppo non c'è più
ma la vita va avanti e io e Brian siamo oggi la band.”
Però
avreste potuto cambiare nome.
RT:
“Il nostro nome è Queen e non avrebbe senso cercarne un altro.
Quanti membri originali dei Fleetwood Mac si esibiscono ancora oggi
con quel nome?”
Parliamo
di Made In Heaven. Come lo avete realizzato?
RT:
“Fu un bel lavoro tecnico e alla fine l'album venne bene. Il mio
brano preferito è la traccia senza titolo che dura circa venti
minuti, un tributo a Freddie. It's a Beautiful Day era invece
un'improvvisazione incisa per The Game, mentre My Life Has Been Saved
l'avevamo già realizzata come lato B per un singolo. Poi c'era Let
Me Live che abbiamo cantato a tre voci.”
Cosa
è successo con John Deacon dopo la vostra ultima esibizione assieme
nel 1997?
RT:
“Semplicemente che non ha potuto continuare a causa della sua
fragilità psicologica. Si è isolato e ha smesso di relazionarsi con
le altre persone. Ha sofferto molto per questa sua condizione.”
Nel
corso degli anni ci sono state molte speculazioni sulla possibilitÃ
che nei Queen potesse entrare un sostituito di Freddie Mercury. Su
tutti si sono fatti con più insistenza i nomi di George Michael e
Robbie Williams.
RT:
“No, non ne abbiamo mai discusso con nessuno. Adesso stiamo
collaborando con Adam Lambert, che è grandioso. Con George abbiamo
fatto la bellissima versione di Somebody To Love, ma musicalmente
eravamo troppo distanti.”
Il
vostro album The Works sembra avere delle connessioni con due film di
fantascienza, Blade Runner e Metropolis.
RT:
“Blade Runner è un film che ha avuto una grande influenza, così
come Metropolis che piaceva soprattutto a me e Freddie e al quale ci
siamo ispirati per l'artwork del disco.”
UscirÃ
mai una raccolta antologica con il materiale raro e inedito dei
Queen?
RT:
“Ci sono alcune cose buone, altre cattive. Ricordo Robbery e
Self Made Man, oltre ad alcune versioni alternative e altro materiale
raro. Ma non so quando decideremo di pubblicarle.”
Mack
mi ha parlato dell'esistenza di tanto materiale di buona qualità ,
oltre ai duetti con Michael Jackson.
RT:
“Beh, Stealin' ad esempio era molto buona. Per i duetti con
Michael Jackson spero che potremo pubblicarli quanto prima, ma tutto
dipende da chi detiene i suoi diritti d'autore.”
Un'altra
b-side che mi piace molto è Soul Brother.
RT:
“Si, piace molto anche a me”
Esiste
una versione completa della cover di New York, New York che
realizzaste per la colonna sonora di Highlander?
RT:
“L'abbiamo incisa utilizzando dei computer, ma non ne facemmo
una versione completa.”
Peter
Hince racconta nel suo libro che Mick Jagger fu invitato a salire sul
palco di Wembley per il vostro concerto del 1986.
RT:
“No, non lo invitammo, ma lui comunque ci venne a trovare.”
Ti
piace Barcelona?
RT:
“Mi piace una parte del disco (ride).”
Pensi
che nel biopic dedicato a Freddie ci saranno tra i personaggi anche
Barbara Valentine e Jim Hutton? Mack dice che lei fu un'influenza
negativa per Freddie.
RT:
“Io credo di si. Barbara fu una parte importante della vita di
Freddie nel periodo di Monaco. Capisco il punto di vista di Mack. Fu
una cattiva influenza. E' ancora viva?”
No.
RT:
“Jim era una brava persona, anche se non mi piacque il suo
libro, scritto per soldi. In genere non amo questo genere di libri,
ma ho apprezzato quello di Peter Hince che ha raccontato con onestÃ
la vita dentro la band.”
La
musica dei Queen piace ad artisti davvero diversi tra loro, penso a
Harry Rollins, piuttosto che Rob Zombie o i Gargabe, compresa anche
Sacha Grey (ex attrice porno, oggi diventata una cantante, ndt). Come
te lo spieghi?
RT:
“Perché siamo sempre andati oltre le mode, facendo musica
seguendo solo il nostro istinto. Una volta ho avuto modo di parlare
con Kurt Cobain, che era un tipo dolce e amava la nostra musica, come
Dave Grohl del resto.”
Hai
ascoltato la versione di I'm In Love With My Car rifatta dai Mother
Love Bone, la band precedente ai Pearl Jam?
RT:
“No, ma lo comprerò. Ah, e passami anche il numero di Sacha
Grey (ride).”
(Fonte: http://www.rockaxis.com)
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