Intervista a Roger Taylor su Rockaxis (n.133) di Maggio 2014

(Nota: non avendo particolare dimestichezza con lo spagnolo non sono certo di aver tradotto correttamente ogni passaggio. Me ne scuso in anticipo e pubblico le immagini originali dell'articolo in modo da consentire a tutti di poter leggere l'intervista ed eventualmente segnalarmi gli errori.)

Fun On Earth ha chiuso un cerchio lungo oltre trent'anni, iniziato da Roger Taylor nel 1981 con la pubblicazione del suo primo album solista, Fun In Space. Dallo spazio alla Terra è stato un lungo viaggio contrassegnato dalla pubblicazione, assieme all'album di inediti, anche di un box antologico intitolato The Lot che raccoglie tutto quanto realizzato dal batterista al di fuori dei Queen. Il nuovo album segue idealmente quel percorso artistico proponendo canzoni di vario genere, che spaziano dal rock alle sperimentazioni elettroniche, senza dimenticare ballate romantiche e inni di protesta con forti accenti politici.

Il tuo nuovo album è molto eclettico. Come lo hai realizzato? Per essere il membro di una band prolifica come i Queen hai impiegato molto tempo per realizzarto.
Roger Taylor: “Come hai detto tu si è trattato di un processo molto lungo. Io e Brian continuiamo a tenerci occupati con i Queen e la ragione per cui questo disco risulta così eclettico è proprio perché ho impiegato così tanto tempo per finirlo. Lo paragono ad una sorta di viaggio sulle montagne russe, per cui non c'è mai una canzone uguale all'altra perché ognuna è stata scritta in un momento diverso dall'altra.”



Con la tua prima band, i The Reaction, cantavi un vecchio successo di James Brown: I Got You (I Feel Good). Era una grande interpretazione. Non hai mai pensato di continuare a fare il cantante principale di una band?
RT: “E' passato tanto tempo! Non ho mai pensato di fare il cantante perché non ho mai creduto di esserlo davvero. All'epoca ci servivano un po' di soldi e quindi cantavo, ma non ho mai pensato di farlo a tempo pieno. Tranne che per i The Cross ovviamente.”

Però hai realizzato molto presto il tuo primo singolo solista, I Wanna Testify dei Parliament.
RT: “Si, fu una decisione improvvisa. Mi piaceva l'armonia vocale di quella canzone e decisi di inciderla perché la versione originale mi piaceva molto.”

All'inizio della vostra carriera avete inciso un singolo a nome Larry Lurex. Hai mai temuto che quel disco potesse in qualche modo danneggiare i Queen?
RT: “Non credo di averci pensato molto su. Si trattò di una scelta fatta per lavoro su proposta dell'ingegnere del suono Robin Cable. Fu una cosa abbastanza stupida perché non eravamo una vera band ancora.”

Durante gli anni Settanta i vostri album furono realizzati quasi tutti con Roy Thomas Baker. Perchè a un certo punto decideste di non affidarvi a lui anche per Jazz?
RT: “I due album precedenti a Jazz, ovvero A Night At The Opera e News Of The World li realizzamo con Mike Stone le cui successive proposte però non ci convinsero. E così, avendo appreso da lui tutto quel che c'era da sapere, decidemmo di cambiare. In Jazz alcune cose funzionarono, altre no. La mia batteria ad esempio suonava troppo piatta. Roy aveva gusti molto americani avendo lavorato con band di quel paese come i Cars”

A proposito dei Cars: il loro primo album aveva dei cori che ricordavano molto quelli dei Queen.
RT: “Si, erano una buona band e il loro brano Drive era davvero speciale.”

Qual è la connessione tra i Queen e le Blondie? Su internet circola una foto che ti ritrae assieme alla cantante Deborah Harry.

RT: “(ride) Quella foto risale a prima che le Blondie diventassero una band famosa. Ci incontrammo per caso in un hotel di Bel Air, ad Hollywood. La sua voce mi piaceva, la trovavo sensuale.

Il tuo disco preferito dei Queen qual è?
RT: “Domanda difficile, ma direi Sheer Heart Attack.”

In News Of The World c'è una tua canzone che anticipa il punk, ovvero Sheer Heart Attack. Ti piaceva il genere?
RT: “Ho seguito con attenzione la scena punk, ma il brano in questione lo scrissi prima per l'album omonimo ma poi non la terminammo. Stranamente passarono tre anni prima che mi ritornasse in mente. È un brano hard rock punk molto aggressivo. Ho apprezzato band come i Ramones, i Sex Pistols e soprattutto i The Clash, anche se ciò che non mi convinceva era lo sfondo politico che davano alle cose che facevano.”

Strano quello che dici perché ti sei sempre dichiarato un fan di un musicista piuttosto politicizzato come Bruce Spingsteen. E' difficile per una rock star occuparsi di temi sociali? Spesso si dice che le star non conoscono i problemi della vita vera.
RT: “Si ma io sono anzitutto un musicista, non una star. E sono anche una persona sufficientemente matura da avere le mie opinioni riguardo alle cose del mondo. Non sempre si possono scrivere canzoni che parlano solo d'amore. A volte bisogna dire ciò che si pensa.”

All'inizio degli anni Ottanta i Queen andarono a suonare in Argentina durante il regime dittatoriale di Viola.
RT: “E' vero, ma non andammo per la politica ma per suonare per la gente. Non appoggiavamo in alcun modo il regime.”

Spesso si dice che i testi delle canzoni dei Queen non sono particolarmente profondi. Ma questo non è vero per Innuendo che, al contrario, appare molto profondo e filosofico.
RT: “Ho scritto il 90% di quel testo che credo sia effettivamente molto profondo. Ci sono altri brani nel nostro repertorio più leggeri, ma volutamente tali come Killer Queen. Non tutte le canzoni possono essere filosofiche.”

Bohemian Rhapsody invece lo è.
RT: “E' una canzone realmente tragica. “Nothing really matters” è una frase di Freddie.”

Sei monarchico?
RT: “No, non trovo giusto che una persona debba essere trattata meglio di altre e nemmeno mi piace che venga glorificata a discapito di altri che vengono invece trattati da servi.”

Ho intervistato spesso il vostro vecchio produttore, Mack che mi ha parlato bene di te, ma allo stesso tempo non condivide la prosecuzione dei Queen senza Freddie e John. Cosa pensi del suo punto di vista?
RT: “Beh, mi fa piacere che abbia una buona considerazione di me, ma non capisco cosa intende dire. Recentemente abbiamo fatto un concerto stupendo a Las Vegas con Adam Lambert. Freddie purtroppo non c'è più ma la vita va avanti e io e Brian siamo oggi la band.”

Però avreste potuto cambiare nome.
RT: “Il nostro nome è Queen e non avrebbe senso cercarne un altro. Quanti membri originali dei Fleetwood Mac si esibiscono ancora oggi con quel nome?”

Parliamo di Made In Heaven. Come lo avete realizzato?
RT: “Fu un bel lavoro tecnico e alla fine l'album venne bene. Il mio brano preferito è la traccia senza titolo che dura circa venti minuti, un tributo a Freddie. It's a Beautiful Day era invece un'improvvisazione incisa per The Game, mentre My Life Has Been Saved l'avevamo già realizzata come lato B per un singolo. Poi c'era Let Me Live che abbiamo cantato a tre voci.”

Cosa è successo con John Deacon dopo la vostra ultima esibizione assieme nel 1997?
RT: “Semplicemente che non ha potuto continuare a causa della sua fragilità psicologica. Si è isolato e ha smesso di relazionarsi con le altre persone. Ha sofferto molto per questa sua condizione.”

Nel corso degli anni ci sono state molte speculazioni sulla possibilità che nei Queen potesse entrare un sostituito di Freddie Mercury. Su tutti si sono fatti con più insistenza i nomi di George Michael e Robbie Williams.
RT: “No, non ne abbiamo mai discusso con nessuno. Adesso stiamo collaborando con Adam Lambert, che è grandioso. Con George abbiamo fatto la bellissima versione di Somebody To Love, ma musicalmente eravamo troppo distanti.”

Il vostro album The Works sembra avere delle connessioni con due film di fantascienza, Blade Runner e Metropolis.
RT: “Blade Runner è un film che ha avuto una grande influenza, così come Metropolis che piaceva soprattutto a me e Freddie e al quale ci siamo ispirati per l'artwork del disco.”

Uscirà mai una raccolta antologica con il materiale raro e inedito dei Queen?
RT: “Ci sono alcune cose buone, altre cattive. Ricordo Robbery e Self Made Man, oltre ad alcune versioni alternative e altro materiale raro. Ma non so quando decideremo di pubblicarle.”

Mack mi ha parlato dell'esistenza di tanto materiale di buona qualità, oltre ai duetti con Michael Jackson.
RT: “Beh, Stealin' ad esempio era molto buona. Per i duetti con Michael Jackson spero che potremo pubblicarli quanto prima, ma tutto dipende da chi detiene i suoi diritti d'autore.”

Un'altra b-side che mi piace molto è Soul Brother.
RT: “Si, piace molto anche a me”

Esiste una versione completa della cover di New York, New York che realizzaste per la colonna sonora di Highlander?
RT: “L'abbiamo incisa utilizzando dei computer, ma non ne facemmo una versione completa.”

Peter Hince racconta nel suo libro che Mick Jagger fu invitato a salire sul palco di Wembley per il vostro concerto del 1986.
RT: “No, non lo invitammo, ma lui comunque ci venne a trovare.”

Ti piace Barcelona?
RT: “Mi piace una parte del disco (ride).”

Pensi che nel biopic dedicato a Freddie ci saranno tra i personaggi anche Barbara Valentine e Jim Hutton? Mack dice che lei fu un'influenza negativa per Freddie.
RT: “Io credo di si. Barbara fu una parte importante della vita di Freddie nel periodo di Monaco. Capisco il punto di vista di Mack. Fu una cattiva influenza. E' ancora viva?”

No.
RT: “Jim era una brava persona, anche se non mi piacque il suo libro, scritto per soldi. In genere non amo questo genere di libri, ma ho apprezzato quello di Peter Hince che ha raccontato con onestà la vita dentro la band.”

La musica dei Queen piace ad artisti davvero diversi tra loro, penso a Harry Rollins, piuttosto che Rob Zombie o i Gargabe, compresa anche Sacha Grey (ex attrice porno, oggi diventata una cantante, ndt). Come te lo spieghi?
RT: “Perché siamo sempre andati oltre le mode, facendo musica seguendo solo il nostro istinto. Una volta ho avuto modo di parlare con Kurt Cobain, che era un tipo dolce e amava la nostra musica, come Dave Grohl del resto.”

Hai ascoltato la versione di I'm In Love With My Car rifatta dai Mother Love Bone, la band precedente ai Pearl Jam?
RT: “No, ma lo comprerò. Ah, e passami anche il numero di Sacha Grey (ride).”


@Last_Horizon