Intervista a Freddie Mercury su NME del 2 Novembre 1974

Strano come le cose cambino col tempo. Sembra solo ieri quando erano in tanti a considerare i Queen solo un fuoco di paglia. Ma dopo due album e due singoli di successo, la band può permettersi un sorriso a spese dei tanti giornalisti loro detrattori. Questa settimana i Queen hanno iniziato il loro secondo grande tour in Gran Bretagna. L'ultima volta il loro maggior successo era Seven Seas Of Rhye. Questa volta sarà protagonista il nuovo album Sheer Heart Attack, ma stranamente non il singolo Killer Queen, in quanto il loro cantante Freddie Mercury ritiene che sia sia "necessario aggiungerla a quanto ci accingiamo a fare sul palco". Mercury, va ricordato, è sempre stato fiducioso circa la possibilità della band di raggiungere il successo, e in questo senso lui non è cambiato. Queen II ha ottenuto un disco d'argento, ma si calcola che a breve conquisterà anche un disco di platino. Quattro mesi fa, se qualcuno avesse solo ipotizzato un'evenienza del genere, probabilmente sarebbe stato deriso. Il punto di svolta per la band è stato il nuovo singolo. "Un doppio lato A, anche se nessuno sembra rendersene conto, perché continuano a suonare solo Killer Queen” dice Mercury. Si tratta di un punto di svolta perché è un singolo che non suona come quanto fatto finora dal gruppo. Non c'è quel sound heavy metal parecchio rumoroso a cui siamo abituati con i Queen. E così ha trovato giustificazione la loro affermazione circa la propria versatilità. E' più di una semplice miscela di Beach Boys, dei primi Beatles e della musica che si suonava nelle music-hall nel 1920. Dice ancora Mercury: “Le persone sono abituate all'hard rock, alla musica energica dei Queen, ma con questo singolo sembra quasi che a cantarla possa essere Noel Coward. È un pezzo da cantare tenendo in testa una bombetta e magari un reggicalze nero.... non che Coward avrebbe mai indossato una cosa del genere ovviamente, caro".

E' evidente che il successo non ha modificato lo stile di Mercury, che insiste ancora nell'usare in ogni frase il suo suffisso preferito, "caro". Ed è anche ancora molto coinvolto nel mantenimento dell'immagine da star, indossando sempre abiti estrosi e spendendo il poco denaro a disposizione.
"Odio le tasche dei pantaloni", sottolinea. "A proposito, io non indosso un tubo flessibile nella patta. Nessuna bottiglia di Coca Cola, niente di farcito laggiù". Certo, Freddie. Tuttavia, attenersi rigidamente all'immagine della stella ha i suoi inconvenienti. I pantaloni di raso non sono così durevoli ("ne ho strappati un paio la settimana scorsa") e velluto e paillettes hanno la pessima abitudine di opacizzarsi sotto la pioggia. Eppure, creano l'effetto desiderato di convincere la gente a guardare. Mercury adora gli sguardi su di sé, naturalmente, e si considera una star e pensa che ci si debba vestire di conseguenza. Ma Freddie non è solo apparenza e ha una bella testa. E' stato lui dopotutto che ha scritto sei delle tredici tracce del nuovo album e si deve a lui l'idea per la copertina dell'album. "Dio, che agonia fare tutte quelle foto, cara. Potete immaginare quanta fatica sia costata convincere gli altri a coprirsi di vaselina e poi farsi spruzzare con un tubo per l'acqua?". Agonia pura, Freddie. Il risultato finale è una foto dei quattro membri della band che cercano decisamente di apparire abbronzati e sani e inzuppati di sudore da una settimana. "Tutti si aspettavano una sorta di copertina che seguisse lo stile di quella realizzata per Queen II, ma questa è completamente nuova. Non è che stiamo cambiando tutto. È solo una fase che stiamo attraversando". Ma i devoti fans dei Queen non saranno un po' preoccupati per questa nuova immagine? "Loro lo ameranno. Siamo sempre noi. Siamo ancora i dandy dei nostri inizi. Stiamo solo dimostrando alle persone che non siamo solo un gruppo di froci e che siamo capaci di fare altre cose".

L'album, come detto, vanta 13 brani, la maggior parte dei quali lunghi soli tre minuti. "Non è una raccolta di singoli, cara. C'erano così tante canzoni che volevamo fare. E fare canzoni brevi rende l'idea del cambiamento. È un disco così vario, che ci ha permesso di toccare gli estremi. Ho avuto solo circa due settimane di tempo per scrivere le mie canzoni e così abbiamo lavorato in modo fottutamente duro". Va notato che la BBC sembra aver preso "Killer Queen" in simpatia e la trasmette di continuo. Mi chiedo se sarebbero così entusiasti se ne avessero capito la vera storia che c'è dietro. Mercury chiarisce: "Si tratta di una ragazza squillo di alta classe che sta cercando di dire che le persone di classe possono essere delle puttane. Questo è ciò di cui la canzone parla, anche se io preferisco che la gente ci metta la propria interpretazione nelle canzoni". Il tour britannico è il primo evento importante che i Queen affrontano dopo la sfortunata esperienza americana come supporter dei Mott The Hoople, quando hanno dovuto abbandonare il tour a causa dell'epatite contratta dal chitarrista Brian May. Come se non bastasse, May è stato poi informato di avere un'ulcera. Attualmente ha ancora una certa aria di fragilità che lo circonda, ma afferma di sentirsi "meglio che mai". Mercury consiglia: "Brian ha avuto modo di badare a se stesso e in futuro noi tutti vogliamo essere sicuri che qualcosa del genere non accada mai più. Allora dovrà mangiare le cose giuste ed evitare gli hamburger....”. Pur essendo stato inopportuno interrompere il loro primo tour negli Stati Uniti, Mercury è comunque fiducioso come sempre delle opportunità della band in America. "Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, comunque. Certo, un intero tour avrebbe aiutato un po' di più, ma non è successo nulla di grave, non è che abbiamo perso la nostra occasione o roba simile. Credo ancora che il momento sia quello giusto per noi e contiamo di tornare presto in America. Quando ci siamo tornati per il tour con i Mott abbiamo visto le rivalutazioni che sono state fatte sul nostro conto. Erano belle e vogliono solo tornare il prima possibile, Stiamo solo aspettando che il nuovo disco esca". Una recensione particolare apparsa sulla stampa americana torna in mente a Mercury, dato che era, in un certo senso, a livello personale. "Abbiamo suonato in un teatro a New York con i Mott e un giornalista ha notato che per un mio cambio d'abiti ho sostituito anche scarpe e calzini. Ha anche aggiunto che era così vicino da aver notato che non indossavo le mutande e ha anche sottolineato che Ian Hunter invece le aveva”.

Se il mercato americano sta aumentando il proprio interesse per i Queen, sembra che anche il Giappone non sia molto lontano. Queen II è stato recentemente votato album dell'anno e tutti i membri della band hanno ricevuto premi da quelle parti come musicisti. "Un bel cambiamento per un paese che di recente si è appassionato ad artisti del calibro degli Emerson Lake & Palmer. Stiamo progettando di andare in Giappone per il nuovo anno. Non vedo l'ora, in realtà. Tutte quelle ragazze geisha ... e i ragazzi". Prima del tour britannico, la priorità principale è stata quella di provare il più possibile. Questa volta il suono del band sul palco dovrebbe essere sostanzialmente migliorato, dal momento che suoneranno in sale di maggiori dimensioni rispetto a prima, più adatte al loro vasto impianto audio. "Speriamo solo di avere il tempo che ci serve. Dobbiamo mettere in scaletta tutti e tre i nostri album. Il repertorio sarà costruita intorno a loro. Ma la cosa principale è mettere tutta l'energia della band e, auspicabilmente, la versatilità. Non vorrei fare solo hard rock per tutto il tempo, caro. Dovrebbe venire bene perché abbiamo le luci migliori, il meglio di tutto". Parte di questa intervista è stata condotta in una osteria che vende liquori e Mercury sembrava un po' nervoso all'idea di entrare in un posto del genere. "E' roba da classe operaia?" ha chiesto in quello che sembrava uno stile elitario. Ma anche così, la gente gli ha puntato gli occhi addosso quando è entrato. "Mi piace, davvero" ha poi commentato, guardandosi attorno decisamente a disagio e cercando di evitare gli sguardi di un vecchio, i cui occhi stavano tentando di lasciare le proprie orbite. "Volevo solo sapere che tipo di posto era perché non voglio un gruppo di tagliagole intorno a me. Mi chiedo cosa ne pensino di uno come me. Quando siamo entrati, negli occhi di quell'uomo ho visto quasi saltargli fuori la testa". Ricevi mai commenti strani mentre cammini per strada? "No, non proprio. Ci sono state persone che un paio di volte hanno cercato di prendermi, ma non ho intenzione di cambiare i jeans a causa loro". In qualche modo Mercury mi convince di sapersela cavare in certe situazioni. Solo poco tempo fa si è trovato in una situazione alquanto imbarazzante e miracolosamente ne è sfuggito. "Avevamo avuto una giornata frenetica a Top Of The Pops e alla fine mi sono ritrovato da solo a un pranzo offerto dalla produzione dello show. Gli altri della band purtroppo non potevano venire perché dovevano tornare in studio. Comunque, ho avuto un bel po' da bere e mi sembra di ricordare che ad un certo punto della serata qualcuno mi ha tolto le mie scarpe e le calze e le ha appese ad un paralume. Allora ho detto qualcosa del tipo 'Bene, se è questo l'andazzo della serata, meglio togliersi anche i pantaloni....'. Immaginate la faccia che ha fatto il tipo che si stava divertendo alle mie spalle. Pensavo che stesse per buttarmi fuori, ma invece mi ha detto 'Ho sentito che hai un disco d'oro'. Intendeva dire d'argento. E poi mi ha offerto una bottiglia di champagne ". Ora, se Mercury è in grado di gestire una situazione del genere con questo stile, pensate a come sia facile per lui convincere tutti di essere una star.

@Last_Horizon