Questa settimana è
segnata dall'uscita di Queen Forever, una raccolta retrospettiva dei
maggiori successi della band con una manciata di nuove canzoni con la
voce di Freddie Mercury. Il produttore William Orbit è stato
chiamato a lavorare su un duetto speciale tra Freddie e Michael
Jackson, dal titolo There Must Be More To Life Than This, che è
stato finalmente completato per il nuovo album. Digital Spy ha
incontrato Orbit per discutere i problemi che ha affrontato durante
il lavoro sul brano, se Adam Lambert è stato mai considerato per
partecipare al progetto e se ha in programma di lavorare su un futuro
album postumo di Michael Jackson.
Considerando l'immenso
patrimonio musicale dei Queen, devi esserti sentito intimidito all'idea di metterti
all'opera su un progetto come Queen Forever.
"Beh, sì è nato
dall'amicizia che mi lega da molto tempo a Roger Taylor. Saranno
almeno dieci anni che ci conosciamo e avevamo parlato di un paio di
cose, ma non si è mai concretizzato nulla in via ufficiale. Così,
quando questa cosa è diventata reale ne sono stato felice. Conosco
un sacco di artisti, ma la passione dei fans dei Queen è unica ed è
una passione che ho visto solo attorno a Roger ovunque ci trovassimo
nel mondo. Ero quindi molto consapevole del sentimento che la gente
nutre per i Queen, così naturalmente ero un po' teso all'idea di
lavorare a questa cosa. Poi, naturalmente, si rimane bloccati perché
è qualcosa di tecnicamente molto complicato. E' quasi politicamente
complicato, in quanto abbiamo due musicisti defunti al centro di essa
e per me Michael Jackson è un mistero, perché di lui non ho mai
saputo nulla.”
"Non ho mai voluto
fino ad oggi. A Madonna ne hanno dette di ogni tipo, ma lei dice a se
stessa di ignorare tutto e tutti. Così ho seguito il suo consiglio e
non l'ho mai fatto. Poi è successo lo stesso con Britney Spears
quindi ho capito che non c'è niente da fare. Ma poi ho deciso
stupidamente di leggere qualcosa. Mi sono svegliato, ho bevuto una
tazza di caffè, e ho visto un tweet che era davvero molto offensivo.
Non mi importa di essere insultato, ma non mi piace quando si
insultano le persone che adoro, come i Queen. Così ho iniziato a
rispondere pensando si trattasse dei soliti troll che si divertono a
inveire su tutto e la cosa mi è sfuggita di mano. I miei amici mi
hanno poi consigliato di lasciar perdere e ho preso coscienza di aver
sbagliato a rispondere a certe affermazioni. Il fatto è che non è
pensi che una cosa sia così male se sai di averci lavorato tanto. Ho
ascoltato il brano almeno 111.000 volte, e per 110.999 volte ho avuto
ancora delle riserve. così posso dire di averci davvero lavorato con
impegno.”
Quali sono stati i
maggiori problemi che avete dovuto affrontare per dare a questo
duetto la forma finale?
"Il problema è che
si trattava di un demo piuttosto rudimentale. E' fatto
fondamentalmente da Freddie che suona il pianoforte e su quello ha aggiunto le sue meravigliose armonie. E poi c'era la voce di
Michael. Jackson: credo che all'epoca sia semplicemente entrato in
studio e abbia fatto un take e infatti si sente Freddie sul
multitraccia che grida dei suggerimenti su cosa fare. E' chiaro, il
coinvolgimento di Jackson fu breve e, quindi, tecnicamente una sfida
audio davvero notevole. E poi naturalmente c'era la questione della dinamica
tra i due artisti. Abbiamo ragionato un
sacco io, Brian e Roger su come dovessimo presentare al pubblico i
due cantanti, e bisogna dire in proposito che non abbiamo avuto tante
opzioni come la gente potrebbe pensare. Bisogna rendersi conto che si
tratta di una canzone registrata in un modo che potrei definire 'usa
e getta' più di 30 anni fa. E' stato un bel puzzle. Per fortuna, i
Queen hanno chiamato i propri ingegneri del suono che mi hanno
aiutato. La qualità del loro staff su tutta la linea è stata
incredibile. Nel pianoforte suonato da Freddie c'è il dna di tutta
la canzone e su questo ho aggiunto un sacco di cose, ma sempre in
stretta conformità con la melodia e le armonie che erano già su
nastro. Brian May non aveva mai suonato in questa particolare
canzone, quindi abbiamo dovuto farlo in quel momento. Per me lavorare
con Brian che suonava sulla canzone è stato incredibile. Dopo un po'
sono andato in sovraccarico, un processo suppongo che colpisce molti
di noi in questo settore. Succede ed è capitato in quel momento
anche a me, così ho dovuto passare attraverso un cambiamento di
gestione della cosa. Ho dovuto cambiare la situazione, scegliere
nuove attrezzature. Ero incazzato con l'industria del pop. Così mi
sono detto 'fanculo tutto' e sono scomparso nel deserto per qualche
mese, con grande frustrazione dei Queen. Penso che a riportarmi
indietro siano stati questi pensieri: a) si tratta di una dannata
buona cosa che dovrei fare, e b) questi sono miei amici. non posso
abbandonarli. C'è voluto molto tempo ed entrambi sono stati con me
molto, molto pazienti."
La musica di una volta ha
qualcosa di epico rispetto a quella attuale, considerando che il
suono sembra più difficile da raggiungere adesso.
"Mi sento proprio
così, e quando si cerca di replicare quelle cose, il risultato suona
artificioso. I tecnici di una volta sapevano come ottenere un buon
suono in una stanza senza multitraccia e senza dover microfonare la
batteria di John Bohnam o la chitarra di Brian May. Voglio sapere
come ci riuscivano! La musica degli anni '70, gli album di
quell'epoca hanno un suono incredibile. Quello che davvero tortura
tutti noi produttori è che non sappiamo come ci riuscissero e quindi
diventa frustrante perché vorremmo rendere i nostri dischi simili a
quelli.”
Adam Lambert è stato
accolto positivamente nel corso del tour con i Queen. Avete discusso
della possibilità di coinvolgerlo nel remix di qualche canzone?
"Amo Adam e l'ho
incontrato prima di fare tutto questo Ci siamo incontrati a una
cerimonia di premiazione, ma poi tutto questo è accaduto quando
Brian ha spiegato in una riunione cosa c'era da fare. Ricordo che in
quell'occasione disse: 'Siamo rimasti sorpresi da questo giovane
uomo, che è arrivato e ha tutto ciò che serve. Abbiamo avuto
un'occasione e ringraziamo Adam per averci permesso di uscire da lì
e continuare a fare quello che amiamo'. E' un bel ragazzo e il suo
atteggiamento è perfetto. Dovrei coinvolgere Adam in questo? Senti,
io faccio ciò che i Queen dicono di fare. Ma mi piacerebbe avere
Adam al microfono. Abbiamo avuto una bella conversazione, noi due,
sul tema della voce. Roba che mi interessa, questioni tecniche
sull'uso della laringe per fare determinate note, sulle pause durante
un suo falsetto. Tutto questo genere di cose di cui i cantanti amano
parlare e che a mi piace sentire. Sarebbe stato sciocco non andare in
studio e mettere alla prova certi discorsi, giusto? Dobbiamo. Come ho
detto, erano tutti molto consapevoli del patrimonio musicale lasciato
da Freddie, quindi non stiamo andando di fretta nel fare qualcosa.”
Ora che hai lavorato con
la voce di Michael Jackson su questo progetto, pensi di contribuire a
qualche suo album postumo in futuro?
"Lo farei. C'è ancora
qualcosa ? Ci sono stati due progetti. Personalmente ho intenzione di
dare un mio netto no comment se qualcuno mi chiede il mio punto di
vista musicale su questi due dischi. Dammi i multitraccia e io metto
i paraocchi in poi non leggerò internet così non sapro cosa scrive
la gente! Mi sento come se potessi davvero fare la differenza in
certi progetti, non ho mai pensato a me stesso come ad un ragazzo che
fa queste cose su dischi del passato, ma in realtà è davvero
divertente e sono davvero bravo a farlo, credo. Sono un po'
presuntuoso, ma quando si tratta del lato tecnico delle cose, conosco
un sacco di trucchi che posso tirare fuori, quindi, per rispondere
alla tua domanda . sì, mi piacerebbe lavorare su un disco postumo di
Michael Jackson!"
(Fonte: www.digitalspy.co.uk)
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