Intervista a William Orbit su Digital Spy dell'11 Novembre 2014

Questa settimana è segnata dall'uscita di Queen Forever, una raccolta retrospettiva dei maggiori successi della band con una manciata di nuove canzoni con la voce di Freddie Mercury. Il produttore William Orbit è stato chiamato a lavorare su un duetto speciale tra Freddie e Michael Jackson, dal titolo There Must Be More To Life Than This, che è stato finalmente completato per il nuovo album. Digital Spy ha incontrato Orbit per discutere i problemi che ha affrontato durante il lavoro sul brano, se Adam Lambert è stato mai considerato per partecipare al progetto e se ha in programma di lavorare su un futuro album postumo di Michael Jackson.

Considerando l'immenso patrimonio musicale dei Queen, devi esserti sentito intimidito all'idea di metterti all'opera su un progetto come Queen Forever.
"Beh, sì è nato dall'amicizia che mi lega da molto tempo a Roger Taylor. Saranno almeno dieci anni che ci conosciamo e avevamo parlato di un paio di cose, ma non si è mai concretizzato nulla in via ufficiale. Così, quando questa cosa è diventata reale ne sono stato felice. Conosco un sacco di artisti, ma la passione dei fans dei Queen è unica ed è una passione che ho visto solo attorno a Roger ovunque ci trovassimo nel mondo. Ero quindi molto consapevole del sentimento che la gente nutre per i Queen, così naturalmente ero un po' teso all'idea di lavorare a questa cosa. Poi, naturalmente, si rimane bloccati perché è qualcosa di tecnicamente molto complicato. E' quasi politicamente complicato, in quanto abbiamo due musicisti defunti al centro di essa e per me Michael Jackson è un mistero, perché di lui non ho mai saputo nulla.”




Ti sei soffermato a leggere i commenti in rete sul tuo lavoro per questo brano da parte dei fans?
"Non ho mai voluto fino ad oggi. A Madonna ne hanno dette di ogni tipo, ma lei dice a se stessa di ignorare tutto e tutti. Così ho seguito il suo consiglio e non l'ho mai fatto. Poi è successo lo stesso con Britney Spears quindi ho capito che non c'è niente da fare. Ma poi ho deciso stupidamente di leggere qualcosa. Mi sono svegliato, ho bevuto una tazza di caffè, e ho visto un tweet che era davvero molto offensivo. Non mi importa di essere insultato, ma non mi piace quando si insultano le persone che adoro, come i Queen. Così ho iniziato a rispondere pensando si trattasse dei soliti troll che si divertono a inveire su tutto e la cosa mi è sfuggita di mano. I miei amici mi hanno poi consigliato di lasciar perdere e ho preso coscienza di aver sbagliato a rispondere a certe affermazioni. Il fatto è che non è pensi che una cosa sia così male se sai di averci lavorato tanto. Ho ascoltato il brano almeno 111.000 volte, e per 110.999 volte ho avuto ancora delle riserve. così posso dire di averci davvero lavorato con impegno.”

Quali sono stati i maggiori problemi che avete dovuto affrontare per dare a questo duetto la forma finale?
"Il problema è che si trattava di un demo piuttosto rudimentale. E' fatto fondamentalmente da Freddie che suona il pianoforte e su quello ha aggiunto le sue meravigliose armonie.  E poi c'era la voce di Michael. Jackson: credo che all'epoca sia semplicemente entrato in studio e abbia fatto un take e infatti si sente Freddie sul multitraccia che grida dei suggerimenti su cosa fare. E' chiaro, il coinvolgimento di Jackson fu breve e, quindi, tecnicamente una sfida audio davvero notevole. E poi naturalmente c'era la questione della dinamica tra i due artistiAbbiamo ragionato un sacco io, Brian e Roger su come dovessimo presentare al pubblico i due cantanti, e bisogna dire in proposito che non abbiamo avuto tante opzioni come la gente potrebbe pensare. Bisogna rendersi conto che si tratta di una canzone registrata in un modo che potrei definire 'usa e getta' più di 30 anni fa. E' stato un bel puzzle. Per fortuna, i Queen hanno chiamato i propri ingegneri del suono che mi hanno aiutato. La qualità del loro staff su tutta la linea è stata incredibile. Nel pianoforte suonato da Freddie c'è il dna di tutta la canzone e su questo ho aggiunto un sacco di cose, ma sempre in stretta conformità con la melodia e le armonie che erano già su nastro. Brian May non aveva mai suonato in questa particolare canzone, quindi abbiamo dovuto farlo in quel momento. Per me lavorare con Brian che suonava sulla canzone è stato incredibile. Dopo un po' sono andato in sovraccarico, un processo suppongo che colpisce molti di noi in questo settore. Succede ed è capitato in quel momento anche a me, così ho dovuto passare attraverso un cambiamento di gestione della cosa. Ho dovuto cambiare la situazione, scegliere nuove attrezzature. Ero incazzato con l'industria del pop. Così mi sono detto 'fanculo tutto' e sono scomparso nel deserto per qualche mese, con grande frustrazione dei Queen. Penso che a riportarmi indietro siano stati questi pensieri: a) si tratta di una dannata buona cosa che dovrei fare, e b) questi sono miei amici. non posso abbandonarli. C'è voluto molto tempo ed entrambi sono stati con me molto, molto pazienti."

La musica di una volta ha qualcosa di epico rispetto a quella attuale, considerando che il suono sembra più difficile da raggiungere adesso.
"Mi sento proprio così, e quando si cerca di replicare quelle cose, il risultato suona artificioso. I tecnici di una volta sapevano come ottenere un buon suono in una stanza senza multitraccia e senza dover microfonare la batteria di John Bohnam o la chitarra di Brian May. Voglio sapere come ci riuscivano! La musica degli anni '70, gli album di quell'epoca hanno un suono incredibile. Quello che davvero tortura tutti noi produttori è che non sappiamo come ci riuscissero e quindi diventa frustrante perché vorremmo rendere i nostri dischi simili a quelli.”

Adam Lambert è stato accolto positivamente nel corso del tour con i Queen. Avete discusso della possibilità di coinvolgerlo nel remix di qualche canzone?
"Amo Adam e l'ho incontrato prima di fare tutto questo Ci siamo incontrati a una cerimonia di premiazione, ma poi tutto questo è accaduto quando Brian ha spiegato in una riunione cosa c'era da fare. Ricordo che in quell'occasione disse: 'Siamo rimasti sorpresi da questo giovane uomo, che è arrivato e ha tutto ciò che serve. Abbiamo avuto un'occasione e ringraziamo Adam per averci permesso di uscire da lì e continuare a fare quello che amiamo'. E' un bel ragazzo e il suo atteggiamento è perfetto. Dovrei coinvolgere Adam in questo? Senti, io faccio ciò che i Queen dicono di fare. Ma mi piacerebbe avere Adam al microfono. Abbiamo avuto una bella conversazione, noi due, sul tema della voce. Roba che mi interessa, questioni tecniche sull'uso della laringe per fare determinate note, sulle pause durante un suo falsetto. Tutto questo genere di cose di cui i cantanti amano parlare e che a mi piace sentire. Sarebbe stato sciocco non andare in studio e mettere alla prova certi discorsi, giusto? Dobbiamo. Come ho detto, erano tutti molto consapevoli del patrimonio musicale lasciato da Freddie, quindi non stiamo andando di fretta nel fare qualcosa.”

Ora che hai lavorato con la voce di Michael Jackson su questo progetto, pensi di contribuire a qualche suo album postumo in futuro?
"Lo farei. C'è ancora qualcosa ? Ci sono stati due progetti. Personalmente ho intenzione di dare un mio netto no comment se qualcuno mi chiede il mio punto di vista musicale su questi due dischi. Dammi i multitraccia e io metto i paraocchi in poi non leggerò internet così non sapro cosa scrive la gente! Mi sento come se potessi davvero fare la differenza in certi progetti, non ho mai pensato a me stesso come ad un ragazzo che fa queste cose su dischi del passato, ma in realtà è davvero divertente e sono davvero bravo a farlo, credo. Sono un po' presuntuoso, ma quando si tratta del lato tecnico delle cose, conosco un sacco di trucchi che posso tirare fuori, quindi, per rispondere alla tua domanda . sì, mi piacerebbe lavorare su un disco postumo di Michael Jackson!"



@Last_Horizon