Succede sempre così: arriva una notizia, un'indiscrezione di
quelle che non sono ufficiali per un soffio e tra i fans si scatenano
dibattiti, confronti e nel frattempo la stampa afferra le news, le
rigira, ne fa un bel frullato e le ripropone in una veste che il più
delle volte somiglia a certe cover di grandi canzoni rifatte con una
tastiera da due soldi. E allora proviamo a fare il classico punto
della situazione e mettiamo ordine tra le tante informazioni che
circolano in rete.
Punto primo: una notizia è ufficiale quando viene diramato un
comunicato stampa dal sito dei Queen. Per quanto riguarda sia il tour
con Adam Lambert, sia la pubblicazione del nuovo album dei Queen non
siamo ancora a questo punto. Tuttavia Brian May e Roger Taylor ne
stanno parlando diffusamente, talmente tanto che sembra vogliano
preparare il campo per degli annunci che possiamo presumere
imminenti, pronti ad essere diffusi cioè entro la prossima
primavera. Entrambi sono stati molto chiari: hanno individuato nei
loro archivi dei nastri rimasti finora inediti. Si tratta di canzoni
alle quali la band ha lavorato, salvo poi lasciare da parte a favore
di altri brani poi pubblicati. Non sono quindi i classici demo di
cose appena accennate, nei quali magari Freddie si è limitato a
qualche vocalizzo, ma di vere e proprie canzoni, con tanto di testo
completo, alle quali Brian e Roger stanno lavorando per definirne i
dettagli, le sonorità . Non sappiamo quante ne abbiano effettivamente
scovate. Di certo ci sono i tre duetti con Michael Jackson e voci di
corridoio dicono che i due hanno da poco ultimato la registrazione di
Let Me In Your Heart Rule Again: si tratta di una canzone scritta da
Brian May per la moglie Anita Dobson, di cui effettivamente si sa da
anni dell'esistenza di una versione cantata da Freddie. Soprattutto
il chitarrista, nelle numerose interviste rilasciate negli ultimi due
mesi, ha tenuto a precisare di non essere ancora sicuro di quanto
materiale potrà essere sfruttato. Spesso ha parlato di un album
compilation, nel quale potrebbero confluire gli inediti e qualche
vecchia canzone mai rilasciata come singolo ma che negli anni ha
acquisito un certo successo tra i fans. Roger dal canto suo ha
spiegato che al momento i nastri sono piuttosto “confusi” e che
nelle prossime settimane si metterà a lavoro con Brian per sistemare
il tutto in sala di registrazione. L'idea di una compilation non deve
comunque spaventare. In fondo Made In Heaven era proprio un album del
genere, fatto di canzoni nuove e cose più vecchie, anche già note
ai fans, ma riproposte in una veste nuova. E chissà che la versione
orchestrale registrata a Ottobre di Is This The World We Created non
possa rientrare proprio in un progetto del genere.
Punto secondo: Brian e Roger hanno iniziato a parlare di un tour
dei Queen per il 2014 con Adam Lambert. È un'idea nata in
concomitanza con l'inaugurazione della Studio Experience di Montreux.
In quell'occasione i due musicisti devono evidentemente aver ricevuto
un forte impulso dalla Universal, la casa discografica con la quale
hanno rinnovato a tempo indeterminato il contratto sorto nel 2011.
C'è la volontà da parte di entrambe le parti di promuovere il nuovo
album nel miglior modo possibile e al giorno d'oggi a pagare è
soprattutto la musica dal vivo. Inevitabile quindi pianificare una
serie di date assieme ad Adam, le cui performance hanno ormai
convinto buona parte del pubblico e, inaspettatamente, anche la
critica di solito poco propensa a tessere le lodi dei Queen. Ma
Lambert ha dimostrato di saperci fare sul palco e l'ultima esibizione
con i Queen all'iHeart Radio Festiva di Las Vegas ha davvero
impressionato per carisma e capacità vocali (nettamente migliorate
rispetto al mini tour del 2012). Che genere di tour dobbiamo
aspettarci? È davvero presto per dirlo, anche se poche ore fa è
rimbalzata da una radio americana (Radio Classic Rock 103)
l'indiscrezione, da prendere con molle e pinze, secondo cui potrebbe
addirittura essere annunciato un tour mondiale, pronto a partire non
appena sarà pubblicato il nuovo album dei Queen. A voler essere,
invece, più prosaici non possiamo non considerare due aspetti: il
primo è che i tre artisti coinvolti hanno sempre parlato della
possibilità di fare qualche data assieme e non un tour addirittura
mondiale; il secondo è più delicato e riguarda i guai fisici di
Brian May, che un paio di giorni fa ha scoperto di avere due ernie a
causa delle quali soffre di persistenti dolori ormai da Settembre, un
guaio che si va a sommare ad un ginocchio operato di recente e che
quindi non può sopportare eccessivi stress. C'è da dire però che
il buon Doc andrà nuovamente in tour con Kerry Ellis tra Inghilterra
e Russia nei mesi di Febbrario e Marzo e sebbene il Candlelight sia
un tour acustico e “seduto”, ciò vuol dire che è pronto a
sostenere un impegno certamente gravoso anche dal punto di vista
fisico. Qualcuno ha anche lanciato in rete l'ipotesi che i Queen
possano fare una serie di date solo americane: premesso che non
esiste alcun tipo di informazione in tal senso, è legittimo supporre
che la Universal voglia puntare anche a quel mercato, ma proporre
l'ipotesi che la band si limiti solo agli Stati Uniti è al momento
davvero destituito di fondamento. Del resto la casa dei Queen è
l'Europa e di certo non mancheranno almeno delle esibizioni inglesi.
Punto terzo: Adam Lambert non entrerà nei Queen come cantante
fisso. Sembra banale dirlo, eppure a causa di alcuni siti, primo fra
tutti Yahoo, è un concetto che merita di essere ribadito. Fin dal
1991 Brian e Roger sono stati estremamente categorici su questo e
anche quando hanno unito le loro forze in modo più impegnativo con
altri artisti, penso a Paul Rodger ovviamente, non hanno mai perso
occasione di riferirsi a certi progetti come mere collaborazioni che
mai hanno voluto essere un modo per rimpiazzare chi non può essere
sostituito. Del resto non hanno mai pensato nemmeno di trovare un
nuovo bassista e questo la dice lunga su quale sia la loro filosofia.
Purtroppo però alcuni giornalisti e aimé tanti fans non stanno
perdendo occasione in questi giorni di polemizzare, talvolta in modo
davvero aspro e stupido, soprattutto sui social network lamentando il
fatto che Adam Lambert entri nella line-up dei Queen. Chi lo fa o è
poco avvezzo alle questioni della band oppure, e qui viene a galla
l'aspetto più antipatico, cerca solo un pretesto per scatenare risse
tra i fans. Quindi non fatevi raggirare e ricordate che le uniche
fonti attendibili restano Brian e Roger. Chi si spaccia come
conoscitore degli arcani misteri della band o addirittura come amico
di questo o quell'artista mente sapendo di mentire. È il risvolto
negativo di posti come facebook, che talvolta diventano una piazza
buona per dare libero sfogo a chi ha bisogno di spurgare un po' delle
frustrazioni che, complice il clima sempre un po' malinconico del
Natale, rendono costoro incapaci di specchiarsi allo specchio. Ma
voi, che siete fans seri e intelligenti, che mettono al primo posto
la passione e il rispetto per gli altri, fatevi una risata e passate
oltre.
Punto quarto: l'eterna questione John Deacon. Da quando nel 1998
il caro Deaky ha deciso di appendere il basso al chiodo, sono
iniziate a circolare una serie di notizie attorno alla sua scelta che
fino ad oggi non hanno trovato alcuna conferma. Le certezze in merito
sono davvero poche e possiamo così riassumerle: John ha deciso di
non voler più fare musica né di presenziare ad eventi queenici.
L'ultima volta è stato avvistato al bar del Dominion Theatre nel
2002 in occasione del debutto del musical We Will Rock You (e anche
in quel caso ha avuto contatti ridotti all'osso con gli ex compagni
di avventura!). Con Brian e Roger non ha alcun dialogo, se non quel
mediato da commercialisti, avvocati e tutti i professionisti che
servono a redigere contratti e compilare assegni. È certo, perché
esistono visure camerali che io stesso ho avuto modo di fare online
tempo fa, che John partecipa a quasi tutte le società che fanno capo
ai Queen, comprese quelle relative al musical e addirittura alla
collaborazione con Paul Rodgers. L'unica iniziativa dalla quale si è
tirato fuori un paio d'anni fa è quella relativa al Mercury Phoenix
Trust. Inutile chiedersi il perché della sua decisioni: certe scelte
vanno accettate, al di là del rammarico che ogni fans ha diritto di
provare per il solo fatto di sentire la mancanza del proprio
beniamino (e io sono tra questi). Le polemiche attorno a John sono
piuttosto cicliche e stavolta l'occasione di rinverdirle l'ha data
Brian May che a Rolling Stone ha spiegato che l'ex bassista non ha
voluto essere coinvolto nemmeno nel biopic su Freddie Mercury,
sebbene abbia comunque letto e approvato la sceneggiatura (in casa
Queen funziona così: se John tace su un certo progetto, vale il
silenzio assenso! No scherzo, fanno davvero così). A Brian dispiace
perché ha una stima immensa per il John musicista, oltre che per il
fatto di essere stati compagni di una splendida avventura per tanti
anni; a Roger invece fa letteralmente incazzare, tanto che una volta
ha dichiarato: “John non lo capisco. Che cazzo, è un fottuto
Queen!”. Il risultato è che John fa parte della band sulla carta
ma non sul palco e di sicuro non contempla nemmeno la possibilità di
qualche sporadico contatto epistolare con noi fans. È una cosa che
mi piace? no. La capisco? a stento. L'accetto? Assolutamente si!
Peccato che poi esistano quei fans convinti di saperne più di tutti,
capaci di inventarsi voci, indiscrezioni e dichiarazioni campate per
aria. Ancora una volta il mio consiglio è il solito: lasciateli col
naso all'insù e puntate lo sguardo verso il basso. A breve il palco
potrebbe tornare ad illuminarsi con gli splendidi e regali colori che
solo la musica dei Queen sa donare.
Ormai Natale è alle porte, per cui vi auguro delle splendide
feste! Ma continuate a seguire il blog perché sia qui che su
facebook, twitter e google+ continuerò a raccontarvi tutte le news
dal mondo dei Queen. E poi sono in arrivo nuovi racconti ispirati
alla loro musica. Non vorrete mica perderli vero?
BUON NATALE!
@Last_Horizon