Viviamo tempi bui, nei quali comprendere esattamente ciò che sta accadendo è davvero difficile. Ma c’è una certezza, un dato di fatto di cui è necessario prendere atto: il nostro rapporto con l’ambiente deve cambiare. Ad ogni costo.
Non è un tema nuovo per i fan dei Queen che seguono le
attività extra musicali di Brian May. Il chitarrista è impegnato da anni per la
difesa della fauna selvatica e per il cambiamento di quelle leggi che,
soprattutto nel Regno Unito, hanno danneggiato gravemente la vita di varie
specie animali. Senza contare lo sfruttamento indiscriminato delle risorse
naturali.
Ma la natura non è solamente un momento di lotta. Occuparsene è anche un modo, forse il migliore possibile, per combattere le difficoltà che stiamo vivendo o anche i problemi di salute e non che ci possono colpire.
Lo sa bene proprio Brian May, che nel 2020 ha subito un attacco cardiaco e una successiva emorragia allo stomaco. Il musicista (e astrofisico) ha superato quei momento di difficoltà dedicandosi al giardinaggio. Un’attività che lo ha mantenuto in uno stato mentale positivo nonostante da anni combatta con la depressione, un tema di cui parla piuttosto liberamente in rete anche per sensibilizzare l’opinione pubblica su una questione che non dovrebbe più essere un tabù.
Brian ne ha parlato in occasione di un’intervista rilasciata al magazine inglese Gardeners’World, in uscita a Marzo con il nuovo numero.
Raccontando dei problemi di salute patiti lo scorso anno, il chitarrista dei Queen ha spiegato come sono andate le cose:
"All’inizio, dopo essermi dedicato alla potatura di alcuni alberi e sollevato dei carichi molto pesanti, ho avvertito dei dolori che mi hanno fatto pensare di soffrire di un infiammo al nervo sciatico. Tuttavia, durante la parte del Rhapsody Tour in Estremo Oriente penso che potrei aver contratto il Covid-19 prima che la pandemia si diffondesse anche nel Regno Unito. Poi, durante il lockdown, ho avuto un attacco di cuore e il farmaco che mi è stato dato ha provocato un’emorragia allo stomaco, ed è stata quella ha farmi rischiare la vita.”
Brian che, come detto non fa mistero della depressione con cui combatte da tempo, si considera "persona naturalmente depressa". Tuttavia ha scoperto che, oltre alla meditazione e all’esercizio fisico, dedicarsi al giardinaggio è qualcosa che lo aiuta molto, tanto da considerarla un’attività “fondamentale” per la propria vita.
"Sono consapevole di essere molto fortunato
di avere attorno a me tanto verde. Senza credo che il mio cervello
esploderebbe. La natura mi aiuta a restare equilibrato. Sono per natura una persona
depressa, non sono uno di quelli che vede sempre il bicchiere mezzo pieno. Tendo
piuttosto a sentire i problemi molto da vicino e il giardinaggio è aiuto
importante, è una delle grandi terapie della mia vita.”
Nonostante ciò, Brian ha ammesso che il suo
amore per il giardinaggio ha iniziato a svilupparsi solo durante la sua vita
adulta.
"Quando ero un bambino, falciavo i prati
solo come lavoro di routine. Ma poi, quando ho avuto la mia casa, 40 anni fa,
mi sono divertito a scoprire le varie attività che richiede la cura di un
giardino.”
(Fonte: www.music-news.com)
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