Intervista a Kashmira Bulsara, sorella di Freddie Mercury, al Nottingham Post del 03 Aprile 2019



Bisogna ammetterlo. Il successo di Bohemian Rhapsody ha stupito anche chi ha creduto ciecamente nel film prima ancora che questo approdasse al cinema. Ad oggi con un incasso globale di poco inferiore ai 900 milioni di dollari, il biopic dedicato a Freddie Mercury può tranquillamente essere annoverato tra quei film che hanno fatto la storia del cinema e non solo di quella recente. Perché a ben vedere Bohemian Rhapsody è riuscito dove hanno fallito altri biopic, sdoganando un genere che finora aveva sempre incontrato grosse difficoltà ad attestarsi come possibile successo al botteghino.

Poi sono arrivati i premi, i riconoscimenti, addirittura quattro Oscar che hanno consacrato il film e l’interpretazione di Rami Malek. Così oggi nessuno si stupisce se la versione home video è tra le più vendute nel mondo e se i dvd e bluray acquistati in massa dai fans stiano già risentendo delle molteplici visioni.
Ma, quello stupore di cui si è detto all’inizio, non ha colpito più di tanto Kashmira Bulsara. La sorella di Freddie, infatti, intervistata dal Nottingham Post ha dichiarato:
"Non sono stata troppo sorpresa dal successo del film, perché i soggetti del film sono Freddie Mercury, insieme ai Queen e alla loro musica, e questa sarà sempre una formula per il successo."
Ma cosa ha provato la prima volta che ha visto il film?
 "Mi ha emozionata. Il film è divertente in alcune parti, ma ovviamente triste quando si comprende quale sarà la sorte di Freddie. Ma ho pensato che fosse fatto con molto gusto. Ho pensato che Freddie è stato ritratto in modo accurato in molte parti, con il suo carattere e il suo modo di fare. Tuttavia non ho sentito che io e i miei genitori ci somigliassero molto. "
È difficile credere che il fratello di Kashmira oggi avrebbe 72 anni. Nati entrambi a Zanzibar dalla madre Jer e dal padre Bomi Bulsara. Freddie (o Farrokh) nacque nel 1946, mentre Kashmira arrivò sei anni dopo.  Nel 1964 la famiglia si trasferì in Gladstone Avenue, a Feltham, ad ovest di Londra, sulla scia della rivoluzione che a Zanzibar portò al rovesciamento del Sultano. Fu a Londra che Farrokh si iscrisse al college, cambiò il proprio nome in Freddie Mercury, e si unì al chitarrista Brian May e al batterista Roger Taylor del gruppo Smile che poi divennero i Queen con l'aggiunta del bassista John Deacon. Del 1972, invece, il primo contratto della band per la Trident Productions, lo stesso anno in cui Kashmira si sposò con Freddie a farle testimone di nozze.
"Ci siamo trasferiti a Nottingham semplicemente per la carriera di mio marito."
Si stabilirono in una casa a Sherwood dove Freddie faceva loro visita nonostante il crescente successo musicale.

"Freddie mi ha fatto visita quando vivevamo a Sherwood. Tuttavia a causa della sua fama, era impossibile uscire senza considerare il fattore sicurezza. Quindi preferivamo restare in casa e questo metteva Freddie più a suo agio. Poi, dopo la morte di Freddie, i miei genitori hanno pensato che volevano essere più vicini alla famiglia e quindi anche loro hanno deciso di trasferirsi a Nottingham."
La famiglia di Freddie ha regolarmente frequentato i concerti dei Queen, anche dopo la scomparsa del cantante. Kashmira, infatti, ha accompagnato la madre Jer ad assistere agli show con Paul Rodgers e Adam Lambert (Bomi è morto nel 2003 all’età di 95 anni) e ad alcune occasioni commemorative, come l’inaugurazione della statua a Montreux e della Blue Planque installata al numero 22 di Gladstone Avenue a Feltham nel 2016, anno della scomparsa di Jer.
"Jer era una mamma amorevole e devota a Freddie e, come Freddie, ha sempre avuto un forte scintillio negli occhi.”
Per coincidenza, è stato proprio nel novembre del 2016 che Rami Malek è stato scelto per interpretare Freddie in Bohemian Rhapsody. E, sebbene Kashmira non sia stata coinvolta nella realizzazione del film, ha parlato con Rami in varie occasioni, tanto che l’attore ha raccontato di aver ricevuto da lei una delle mail più commoventi della sua vita.

A margine dell'intervista, Kashmira ha anche confermato di non avere alcuna notizia in merito al fantomatico seguito del film che, ad oggi, va escluso, così come peraltro chiarito dal portavoce di Graham King, produttore di Bohemian Rhapsody.