Brian May sul biopic: “E' stata una strada piena di rottami”




Con l’annuncio dell’uscita anticipata al 2 Novembre di Bohemian Rhapsody, l’interesse attorno al biopic dedicato alla vita di Freddie Mercury e dei Queen è tornato a riempire i principali siti e testate giornalistiche. Inevitabilmente si attendevano i primi commenti da parte di Brian May e Roger Taylor e il primo non si è fatto attendere troppo.

In occasione del gala dedicato al musical All Or Nothing, che si è svolto ieri sera all’Ambassadors Theatre di Londra, Brian May – accompagnato dalla moglie Anita Dobson – è stato intercettato dai microfoni della BBC a cui ha rilasciato alcune dichiarazioni a proposito della lavorazione del film.
Brian ha anzitutto confermato quello che sapevamo già, ovvero che la realizzazione del biopic non è stata affatto semplice. “E’ stata una strada piuttosto sconnessa, piena di rottami”, ha chiarito. E poi ha aggiunto: “Spero che vada bene e che non ci si imbatta in nulla di brutto. I film molto spesso attraversano un periodo di gestazione molto difficile e Bohemian Rhapsody probabilmente non fa eccezione”.

In effetti, a voler ripercorrere la storia delle riprese, le difficoltà non sono mancate. Prima l’allontanamento di Sacha Baron Cohen con relative polemiche da parte di quest’ultimo. Poi il cambio di sceneggiatura con il passaggio da Peter Morgan a Anthony McCarten. Infine la definizione del cast con Rami Malek nei panni di Freddie Mercury e l’avvicendamento alla regia, non privo di tensioni, che ha visto Dexter Fletcher assumere il timone dopo Bryan Singer. 

In tutto questo poi le ovvie (ma assai sterili) polemiche da social network che da mesi, se non addirittura anni, imperversano sul film al solo scopo di denigrare un lavoro di cui nessuno ha ancora visto nulla, salvo poche foto promozionali e video rubati durante le prove. Almeno fino al 2 novembre, data in cui finalmente i giudizi potranno essere ponderati sulla realtà cinematografica.

Brian May ha poi colto l’occasione per sottolineare quale sia il grado di coinvolgimento avuto da lui e Roger Taylor nella lavorazione del film: 

“Questa è stata un’esperienza interessante per noi, perché abbiamo avuto poco potere. Per realizzare questo film abbiamo praticamente rinunciato al controllo su di esso.”

Di fatto quindi, i Queen sono e rimangono i produttori della pellicola e i consulenti rispetto alla storia. Su tutto il resto, scelte stilistiche, cast e tutte le altre migliaia di aspetti che assieme compongono un film di questa portata, Brian e Roger hanno fatto quel passo di lato sempre necessario quando viene raccontata una storia che ti riguarda personalmente.