Intervista a Brian May su How It Works del 09 Ottobre 2015


Fino a pochi anni fa il nome di Brian May non evocava pensieri legati al mondo dell'astronomia mentre si osserva il cielo notturno. Dopo che è diventato una superstar grazie ai Queen il mondo di telescopi è stato messo in secondo piano, superato dai continui successi di classifica. All'insaputa di molti, però, l'amore di May per l'astronomia, che ha avuto inizio ancor prima di diventare uno dei più famosi chitarristi al mondo, non ha mai smesso di far parte della sua vita.

In occasione del lancio del suolibro The Cosmic Tourist, scritto assieme allo scomparso Sir Patrick Moore e al dottor Chris Lintott, May ha rivelato la prima cosa che lo ha spinto ad appassionarsi di astronomia e astrofisica: "La risposta è Patrick, assolutamente Patrick. Da solo col suo programma A Sky At Night ha ispirato un'intera generazione a guardare in alto verso le stelle e a iniziare a interrogarsi sul cielo di notte. Uno di quelli che lo hanno fatto sono io, ne ero affascinato fin dall'età di otto o nove anni, ed è una passione che non mi ha mai lasciato".

L'ammirazione di May per Sir Patrick è proseguita nel tempo: "Ho trovato uno dei libri scritti da Patrick nella biblioteca scolastica e ho passato il tempo a leggerlo da cima a fondo molte volte e questo mi ha spinto a implorare i miei genitori di farmi restare in piedi fino a tardi per osservare il cielo di notte”.

Ma oltre a Sir Patrick, che è stato una grande influenza nella vita di May, il chitarrista e astrofisico cita altri come ulteriore causa del suo precoce amore per l'astronomia, prima ancora dei suoi giorni nei Queen, e che lo hanno poi portato a iscriversi al corso di laurea in fisica e matematica presso l'Imperial College di Londra alla fine degli anni Sessanta: "La ragione per cui ho iniziato il mio percorso accademico all'Imperial College era perché avevo l'astronomia costantemente in mente grazie a un astronomo radiofonico, John Shakeshaft che ha mi ha conquistato dopo una lezione che tenne alla mia scuola. In quell'occasione sono riuscito a parlargli: gli chiesi come potessi fare per diventare un astronomo come lui e John mi consigliò di iscriversi al corso di fisica all'università”.

Dopo aver conseguito il suo diploma di laurea, May a proseguito con un "corso post-laurea per un dottorato di ricerca e un progetto nel settore dell'astronomia a raggi infrarossi, anche se quello che ho fatto è stato in realtà studiare il cosiddetto effetto Doppler, un fenomeno fisico legato ai cambiamenti di frequenza delle onde. Il mio lavoro consisteva nell'osservare le polveri del Sistema Solare e le loro dinamiche. Non è stato tutto rose e fiori, però. Da qualche parte a un certo punto sono stato un po' distratto dalla musica!". Trenta anni sono un bel po' di distrazione, ma comprensibilmente May ha spiegato che "non è stato triste" quando ha deciso di abbandonare il dottorato per dedicarsi ai Queen. Ma nonostante la vita da rockstar, Brian assicura di non aver mai perso il suo interesse per l'astronomia e confessa che fu la sua tesi il motivo per cui fu facilelasciare il dottorato di ricerca per la musica.

"Ad essere onesti sono ero arrivato a un punto molto noioso della mia tesi.Avevo fatto tre anni di studio e avevo scritto la maggior parte della tesi, e mi sarebbe anche piaciuto fare un anno in più di insegnamento in matematica. Avevo scritto tutto, fatto tutte le immagini e i diagrammi e l'indice. A quel punto il mio supervisore mi disse che era davvero buona ma, aggiunse, perché non torni indietro a fare un po' di questo e di quello!? E questo mi ha indotto a rinunciare alla presentazione della tesi per conseguire il dottorato e l'ho semplicemente lasciata da parte in attesa un giorno di tornarci su”.

Ma questo è accaduto solo dopo trenta anni: "E' stato di nuovo grazie a Patrick. Ci siamo incontrati in occasione di un programma radiofonico che conduceva tempo fa e di cui scrissi alcune musiche. Siamo diventati amici e di tanto in tanto mi chiedeva che cosa fosse successo al mio dottorato di ricerca e perché non lo portavo a termine. Io gli rispondevo che dopo tutto quel tempo non potevo farlo, ma lui ribatteva che invece avrei potuto riuscirci”.

Mentre May iniziava a prendere in considerazione di ritornare a finire quello che aveva cominciato trenta anni prima, aveva bisogno di un'ultima spinta per essere tentato di nuovo a tuffarsi nel mondo accademico dopo aver trascorso una vita intera come una rockstar: "Ho iniziato a parlarne sui giornali, perché la gente ha iniziato a chiedermi per qualche ragione di quell'aspetto della mia esistenza. Uno degli articoli è stato letto dal capo del dipartimento di astrofisica dell'Imperial College, che all'epoca era il professor Rowan-Robinson, e fu proprio lui a scrivermi una e-mail, che è stata probabilmente una delle più grandi emozioni della mia vita dei più grandi colpi della mia vita! Mi scrisse: 'Ho letto un articolo in cui si parla del tuo dottorato e se è una cosa seria sarò io il tuo supervisore. Torna all'Imperial College e concludi il tuo dottorato”.

E' stata una decisione difficile per May, ma alla fine ha detto "era un'offerta che non potevo rifiutare. Ma ho dovuto stravolgere la mia vita. Ho mollato tutto per un anno, e ho praticamente rinunciato tre volte perché era così difficile riannodare i fili della mia vecchia tesi”. Tuttavia, nonostante tutte le difficoltà Brian era felice di tornare e finire ciò che aveva iniziato: "E' stato emozionante quando ho finalmente capito cosa fare. Non posso dirvi come ci si sente quando hai passato tutta quella roba”.

Gli esaminatori erano tosti e ho avuto un vero e proprio momento di grande difficoltà con loro, ma quando alla fine ho fatto le correzioni e mi hanno detto che andava bene e che potevo conseguire il mio dottorato, ero davvero emozionato perché era come raggiungere una meta che avevo desiderato da sempre”.



@Last_Horizon