Intervista ai Queen+Adam Lambert su Lavoz.com del 25 Settembre 2015


Un gruppo di fans si sono riuniti in un villaggio di Puerto Madero affrontando il clima con giacche e ombrelloni, un'immagine che contrasta con alcune vetture di lusso parcheggiate di fronte all'Hotel Faena. Tuttavia la loro attesa non è stata premiata e nessuno dei presenti è riuscito a scorgere uno dei loro idoli. Una volta che si ottiene l'accesso all'albergo, si attraverso un corridoio con la moquette sul pavimento, che conduce alla sala dove incontreremo la band, uno spazio elegante e un po' kitsch che ricorda il famoso inizio di Bohemian Rhapsody: è uesta la vita reale o è solo fantasia?


Ci sono antiche poltrone nei toni del beige, lampadari barocchi con i colori del rosso e dell'oro e in sottofondo una selezione di musica smooth jazz ad accogliere i presenti. C'è anche un pianoforte a coda, ma questo serve solo come parte della decorazione. Potrebbe essere la scena di un film di Wes Anderso, se non fosse che i personaggi presenti in sala non corrispondono allo stile tipico del regista americano. Ci sono turisti, uomini d'affari che parlottano sorseggiando caffè e bevendo acqua da bicchieri guarniti con scorza di limone e conferenze di vario genere in corso di svolgimento.

L'intervista è in programma in uno dei piani superiori. Non ci sono state date indicazioni sui tempi di attesa, ma prima di ricevere informazioni in merito, uno degli ascensori di apre e appare Brian May. La sua lunga figura ricorda quella di un compositore classico del 17° secolo, anche se indossa una camicia e pantaloni neri e ai piedi un paio di Adidas bianche che riprendono il tono dei suoi capelli. E' dei più importanti chitarristi della storia, che ci saluta con calore britannico prima di sparire in un corridoio, accompagnato da una guardia del corpo.

Pochi minuti dopo, veniamo condotti in una camera dove troviamo seduti l'uno accanto all'altro Brian May, Roger Taylor e Adam Lambert.. Sono di buon umore, lArgentina porta loro dei bei ricordi.

Gli spettacoli dei Queen negli anni '80 sono un vero e proprio emblema e il loro ricordo è custodito con affetto nella memoria di Taylor e May.
BM: Con Maradona ci siamo scambiati le camicie. Ha ancora la mia, e io ovviamente la sua.

Adam, sei cresciuto come cantante nei musical. Quali sono le qualità che ti ha dato lavorare in questo tipo di spettacoli?
AL: Mi ha dato una buona idea cosa è uno spettacolo, delle sue dinamiche. Lavorare nei musical ti insegna come prepararti per uno spettacolo, con i continui alti e bassi che caratterizzano un musical. E lavorarci mi ha anche dato un etica del lavoro. Quando si è parte di un musical, devi fare otto spettacoli a settimana e questo è un sacco di lavoro, quindi bisogna essere molto professionali. Mi ha fatto capire il concetto di "show must go on".

Roger, quando ripensi alla vostra carriera, quale credi sia il contributo più importante che i Queen hanno dato alla storia del rock?
RT:Penso che quest debbano dirlo gli altri. Mi sento molto fortunato ad aver avuto una carriera come la nostra carriera, siamo privilegiati. Abbiamo lavorato duramente per raggiungere questo obiettivo. Il resto dipende da ciò che la gente pensa.
BM: Se comincio a pensare a questo, penso che siamo stati uno dei primi gruppi a renderci conto di quanto il pubblico sia importante in uno spettacolo rock. Siamo stati i primi a costruire musica dà un'idea di interazione tra noi e il la gnete. In Adam abbiamo trovato qualcuno perfetto per fare questo, perché sa interagire molto bene con il pubblico. Le persone si sentono parte dello spettacolo fin dall'inizio del concerto.

Brian, spesso dici che Adam ha portato delle nuove idee. Che tipo di idee?
AL: Più eyeliner (ride)
BM: Sì, è molto più affascinante di noi. Ha portato il gruppo verso un pubblico di giovani.
AL: Ho anche portato della tequila!
BM: Beh, di questo non dovremmo parlare (ride). Tra di noi i ragionamenti sono sempre aperti e Adam non è uno che abbassa la testa e dice si a tutto, ha sempre nuove idee da provare. Questo è lo spirito dei queen, provare tutto senza barriere. Abbiamo costruito un grande rapporto tra noi, qualcosa che abbiamo apprezzato molto.
AL: Mi hanno fatto un grande dono, il migliore che si possa immaginare. Mi hanno motivato molto e spinto a esplorare le canzoni, ma mi hanno dato anche la libertà di farlo a modo mio. Mi rende felice quando posso proporre qualcosa che funziona. Ho proposto anche diverse cose che sono fallite miseramente con un secco "Noooo".... Si tratta di una partnership con grande rispetto, uniamo le forze in un unico spettacolo.

Nei vostri concerti ultimamente avete anche inserito una canzone di Adam.
BM: Abbiamo suonato Ghost Town, ma secondo lo stile dei Queen.
AL: Quando mi hanno detto di volerla dare, ho pensato che fosse una canzone troppo dance, ma hanno fatto il lavoro ed è stato molto naturale.
RT: La nostra versione non è da ballare.

Brian, la tua Red Special è una vera e propria icona rock. E' noto che l'hai costruita da solo e che gli hai dato un suono unico. Pensi che si debbano incoraggiare i musicisti a costruire da sé i propri strumenti?
BM: Non tutti possono avere il tempo di fare una cosa del genere. Uno dei motivi per cui l'ho costruita è che non avevo soldi per comprarne una. Così l'ho realizzata con mio padre, ed è stato fantastico, è parte del suono dei Queen. Ma la cosa più importante è trovare qualcosa che sia un'estensione di sé stessi, in modo da pensare al sentimento e al suono. Dopo di che, si è liberi di esplorare ciò che si può fare con lo strumento.

Brian, oltre alla musica coltivi numerosi interessi. Emblematico, è il tuo dottorato in Astrofisica.
BM: C'è un vecchio detto inglese che dice "Se vuoi che qualcosa sia fatto, rivolgiti a un uomo impegnato". Fare cose diverse può essere una buona cosa, perché stimola la creatività.

Quando suonate dal vivo, in qualche modo sentite la presenza di Freddie Mercury?
RT: Dopo aver suonato per tanti anni con Freddie lo senti attorno per tutto il tempo, non solo quando siamo sul palco.
BM: Sono assolutamente d'accordo, è sempre presente. Freddie è parte dello spettacolo. Ha scritto canzoni sorprendenti e Adam interagisce con tutto questo.
AL: Per me è molto importante dire al pubblico come mi sento rispetto a Freddie. Io sono un suo grande fan, esattamente come lo è il pubblico, solo che io posso stare sul palco. Per me è una bella cosa che mette in connessione il passato con il presente.
BM: Immaginiamo cosa direbbe Freddie in questa stessa situazione (imitando la sua voce): "Pensateci, io l'ho fatto, adesso andiamo avanti. Prendo un altro drink "(ride).

Cosa ne pensate degli ologrammi che fanno "rivivere" gli artisti?
BM: A dire il vero non sono ologrammi, ma "Ghost Pepper" (una tecnica di illusione). Nessuno fa ologrammi. Ci abbiamo provato, ma abbiamo concluso che non era giusto per Freddie, per diversi motivi. Noi preferiamo le sue performance registrate. Roger può suonare con lui come ai vecchi tempi. Un video genera un effetto più organico degli ologrammi, che sono molto più limitati.
RT: In questo modo, per il pubblico è chiaro che si tratta di un film. Non è qualcosa che finge di essere una presenza fisica. Sarebbe irrealistico.

Brian, su Twitter ho visto che hai elogiato Papa Francisco. Pensi che stia portando un grande cambiamento?
BM: Nella mia vita non sono mai stato molto vicino alla Chiesa cattolica, ma penso che questo Papa sia un grande uomo, con una notevole influenza.
RT: Al di là se si è religiosi o meno, un uomo buono è un uomo buono.E questo Papa è un uomo buono.

Molte canzoni dei Queen hanno nel loro titolo la parola "amore". Ovviamente per Freddie era un tema importante. E' cambiato il concetto di amore in questo nuovo secolo? Come può essere definito?
RT: Come qualcosa che non basta mai.
AL: Non lo so, ma l'amore non dovrebbe avere una definizione, è un'esperienza.
RT: Anche i titoli dei Beatles hanno spesso questa parola. E' universale e lega molto bene con la musica.
BM: Nessun matematica o risposte scientifiche su questo. Nessuno può definire l'amore. Può essere una cosa meravigliosa o anche troppo dolorosa e in fondo l'uomo non ha alcun controllo su questo. Ti avvolge e tu non puoi che provare a fare il meglio in quella situazione. Molte delle nostre canzoni parlano proprio di questo.



@Last_Horizon