I Queen con Adam Lambert nella "città fantasma"


Questa notte è iniziato ufficialmente il Don't Stop Them Now, il tour con il quale i Queen presentano la loro collaborazione con Adam Lambert in Sudamerica. Dopo aver conquistato (e non è un eufemismo) le arene del Nord America, quelle asiatiche e, naturalmente, quelle inglesi ed europee, è giunto il momento di scuotere anche quelle di paesi come il Brasile, l'Argentina e il Cile (e a quest'ultimo oggi va rivolto un pensiero particolare di affettuosa vicinanza).


Il momento più importante di questo mini tour (saranno in tutto sei date) vedrà la band protagonista ancora una volta sul palco del Rock in Rio. L'esibizione del 1985 ha segnato un altro passo leggendario nella carriera dei Queen. Ripetere quei fasti è impossibile, non solo perché oggi i Queen sono ben diversi rispetto al passato, ma anche perché all'epoca il Rock in Rio fu un evento pionieristico, il cui successo fu anche e soprattutto merito di Freddie e compagni, che misero a disposizione tutto quello che potevano, sia in termini organizzativi che artistici. Nessun confronto quindi merita di essere considerato: la consapevolezza che oggi i Queen con Adam stiano vivendo un capitolo nuovo e differente non può certamente cedere il passo a raffronti dal contenuto sterile e assai banale.

Ma prima del Rock in Rio (di cui parleremo diffusamente dopo l'esibizione prevista per il 18/09), ieri si è svolto a Sao Paolo il primo concerto del tour, all'ìIbirapuera Arena, ovviamente andato sold-out già da settimane. I Q+AL sono tornati in scena dopo una lunga pausa, che ha visto nel frattempo la pubblicazione di The Original High, il terzo album solista di Adam Lambert e l'annuncio del tour italiano di Brian May e Kerry Ellis. L'attesa di rivederli sul palco era tanta, non solo per i fans brasiliani ma anche per noi che come sempre possiamo affidarci alla rete per seguire a distanza (purtroppo) le varie tappe del tour.

E se c'è una cosa che ai fans interessa in modo particolare è ovviamente la setlist, nella speranza di poter ascoltare qualcosa di nuovo e di sorprendente rispetto a quanto visto finora. Già nel pomeriggio, durante il soundcheck, in rete si sono rincorse alcune voci, tra cui l'esecuzione di Great King Rat (ma su questa non sono emersi poi riscontri) e di due brani tratti dall'album di Adam: Lucy (in cui suona lo stesso Brian) e Ghost Town, il primo singolo estratto dal disco.

Ghost Town alla fine si è rivelata la sorpresa della serata. Adam ha potuto cantare il proprio brano (non senza una certa evidente emozione) di fronte agli oltre diecimila brasiliani che hanno riempito l'arena, accompagnato da Roger alla batteria e da Brian, che ha impreziosito il brano con una lunga serie di assoli. Non è la prima volta che i Queen suonano pezzi altrui (basti pensare all'esperienza con Paul Rodgers ma anche alle tante cover eseguite con Freddie e John), per cui non c'è davvero da stupirsi per la scelta, che peraltro rappresenta il giusto e meritato riconoscimento per un cantante che da un anno e mezzo ha legato il proprio nome ad un progetto rischioso, ambizioso ma fortunatamente riuscito.

Il risultato emerso dall'esibizione è una Ghost Town in chiave rock, che ha messo da parte i ritmi dance e l'elettronica che ne contraddistinguono la versione originale. Un trattamento "alla Queen", capace di trasfigurare qualsiasi pezzo e renderlo perfetto per il pubblico che, infatti, dopo l'iniziale smarrimento, ha dimostrato di aver gradito la sorpresa. I commenti successivi emersi in rete, tanto dai fans quanto dalla stampa, hanno poi confermato che si, è ben possibile anche fare qualcosa di diverso dal solito, senza snaturare l'essenza di un concerto, che è e resta uno show dei Queen. Ma quel "+Adam Lambert" meritava un omaggio, un riconoscimento, che Brian May e Roger Taylor hanno interpretato con il loro stile unico, fatto di eleganza e potenza. Un mix a cui credo nessun fan possa davvero restare indifferente. 

Certo, è qualcosa non può e non deve piacere necessariamente ed è lecito non apprezzare ciò che i Queen stanno facendo oggi. E' ben possibile restare ancorati al passato, che sarà sempre glorioso e leggendario. Allo stesso modo si possono nutrire rispetto ed ammirazione per un presente che continua a regalarci emozioni. Anche nella città fantasma!

GUARDA IL VIDEO DI GHOST TOWN A SAO PAOLO



La setlist del concerto di Sao Paolo

One Vision
Stone Cold Crazy
Another One Bites the Dust
Fat Bottomed Girls
In the Lap of the Gods… Revisited
Seven Seas of Rhye
Killer Queen
Don’t Stop Me Now
I Want to Break Free
Somebody to Love
Love of My Life
’39
These Are the Days of Our Lives
Bass Solo
Drum Battle
Under Pressure
Save Me
Ghost Town
Who Wants to Live Forever
Guitar Solo
Tie Your Mother Down
I Want It All
Radio Ga Ga
Crazy Little Thing Called Love
The Show Must Go On
Bohemian Rhapsody
We Will Rock You
We Are the Champion
God Save The Queen

@Last_Horizon