Intervista a Brian May per il Daily Mail del 06 Aprile 2015


Per essere un vecchio dio rock, Brian May è sorprendentemente morbido e delicato. La sua voce è soporifera, il suo modo di parlare lento e misurato, qualcosa di adatto alla lettura di storie della buonanotte, o per le segreterie che annunciano le previsioni di consegna dei pacchi. O forse è perfetta per cantare delle dolci ballate dedicate ad una delle sue innumerevoli passioni: i tassi, l'astrofisica, la fotografia stereoscopica, Sir Patrick Moore, il mondo dei vegetariani, senza dimenticare la sua seconda moglie da 15 anni, l'attrice Anita Dobson.


“Lei è semplicemente eccezionale, e così organizzata!” dice della moglie. In questo momento, però, sta spiegando - molto educatamente, e senza alzare la voce, perché oltre ad essere la leggenda del rock con la parlata più bella del mondo, è anche impegnato sul fronte politico e non nega la sua avversione per il Primo Ministro inglese David Cameron, che semplicemente detesta. Si sono incontrati una volta, brevemente, nei corridoi del Parlamento, quando Brian ha preso parte ad un dibattito sul tema dell'abbattimento dei tassi.

“E' molto affabile. Molto affascinante. Si fermò e mi disse: 'Oh, ciao Brian, non preoccuparti per i tassi, andrà tutto bene'. Ovviamente le cose sono andate diversamente. Per me Cameron è un pilastro della politica nazionale del tutto sbagliato: ama i privilegi, è elitario, non ha nessuna empatia. considera la Gran Bretagna come una sorta di feudo. Questo è il genere di cose che vogliamo cambiare.”

Quando Brian parla al prulare si riferisce ai suoi colleghi di Common Decency, un progetto volto ad una sorta di rivoluzione politica che il chitarrista ha lanciato il mese scorso, il cui slogan è: “Hai una sola voce - un voto – usalo”. Giusto per essere chiari, non è un partito politico e, anche se ci sono state voci, Brian non è in procinto di candidarsi per il Parlamento. “E' qualcosa che mi avrebbe limitato. Ci sono troppe cose che devo fare”. In realtà Common Decency è una campagna volta ad abbattere quella parte della politica egoista e corrotta per sostituirla con gente “decente”, dotata di un pensiero indipendentemente dal partito di appartenenza

“Vogliamo solo persone buone, parlamentari coraggiosi che hanno il coraggio di seguire la propria coscienza . Una rarità nel Parlamento in questi giorni”

Il suo piano è quello di stimolare i 18 milioni di elettori (il 38% dell'elettorato inglese) che non si è preoccupato di votare alle ultime elezioni di tornare alle urne non per votare un partito, ma per il candidato che pensano sia più decente, compresi anche gli esponenti di partiti come l'Ukip (di estrema destra) se si tratta di politici davvero “decenti”.

“Voglio che la gente voti per questo tipo di candidati, in modo da fermare una volta per tutte i gatti grassi che abitano la politica.”

I suoi strumenti sono una grande iniezione di finanze di tasca propria, un grafico a torta che illustra come gli inglesi hanno votato alle ultime elezioni e uno slogan che accompagna i dati: “Nessun posto è sicuro, nessun voto è sprecato”. Brian ha 67 anni e come chitarrista dei Queen è anche straordinariamente ricco con un valore stimato del suo patrimonio pari a £ 75.000.000. Poteva tranquillamente passare il suo tempo steso su un lettino di qualche spiaggia delle Barbados, sorseggiando un cocktail a base di vodka con Anita. O magari giocare a golf con i suoi vicini di casa a Londra, i musicisti Robbie Williams e Jimmy Page. Invece no, è un maniaco del lavoro. Se non è impegnato con la lotta per il cambiamento del panorama politico inglese, allora si dedica alla campagna peri diritti degli animali (possiede una riserva naturale in Dorset). O, ancora, è in tour con il batterista Roger Taylor e il cantante Adam Lambert. Oppure realizza cortometraggi, lavora al biopic su Freddie Mercyry con l'attore Ben Whishaw. Ma può anche dedicarsi alla sua passione per l'astronomia (ha un dottorato in astrofisica), o spuntare sul tetto di Buckingham Palace ed esibirsi dal vivo per l'altra Regina del Golden Jubilee. Come dice lui stesso: “Io non sono molto bravo a rilassarmi” .Va a letto alle 4 o alle 5 del mattino, ma non perché è in giro a festeggiare con Mick Jagger, ma perché risponde alle mail, scrive, registra per il suo canale Youtube e molto altro ancora.

“Mi sento ossessionato. Sono un perfezionista” ma sua moglie Anita non gli ha mai urlato “Per carità, vuoi venire a dormire?”. Spiega Brian a proposito del rapporto con la moglie: “Penso di aver sentito mormorii in tal senso, ma lei è meravigliosa”.

L'attivismo politico per Brian è arrivata tardi. E' cresciuto come figlio unico in una famiglia modesta politicamente conservatrice. Ha avuto poco tempo per la politica quando era studente e ancora meno da musicista. Ha iniziato ad occuparsi di politica quando si è dedicato alle campagnae contro la crudeltà sugli animali:

“Più vedo come funziona il Parlamento e maggiore è la voglia di sbattere la testa contro il muro”. La sua campagna Common Decency è il risultato di un sogno ricorrente. “Cose come la disuguaglianza, l'ingiustizia e la crudeltà mi hanno profondamente sconvolto. Sapevo che dovevo fare qualcosa. Abbiamo solo una possibilità di fare del bene nel mondo.”

Nel mondo che Brian vorrebbe, i parlamentari non sarebbero costretti a votare contro la loro coscienza, non ci sarebbe nessun privilegio, nessun austerità e la proprietà di tutte le banche sarebbe pubblica. Nonostante la mole di attività che svolte, Brian potrebbe facilmente passare per un uomo di 50 anni. Le sue mani sono sottili e agili. I suoi denti sono grandi. Il suo viso è morbido e liscio.

“E' tutto merito della chirurgia plastica,” scherza. “Penso sia merito delle docce fredde, di cui sono un grande sostenitore, e della mancanza di sonno, naturalmente”.

E poi ci sono i suoi famosi capelli dei quali dice: “Hanno visto giorni migliori, ma almeno sono ancora qui. Uso un po' di balsamo ma li lascio andare dove vogliono in modo selvaggio.”

Brian ha sempre avuto una vita pulita. Mentre Freddie Mercury sniffava cocaina dai vassoi che giravano durante i parti dei Queen, Brian rispondeva alle offerte con degli educati “No, grazie”. Spiega:

“La maggior parte delle persone intorno a me ne faceva uso, ma io non ho mai preso droghe, nemmeno cannabis. Non mi dispiaceva che altri ne facessero uso, ma sapevo che tutto ciò che stavo vivendo era reale. Ero arrivato in alto con la musica. E non ho mai fumato.. Ma faccio l'amore e bevo la vodka.”

Nel 2006 è tornato all'Imperial College per finire il dottorato di ricerca in astrofisica che aveva abbandonato 30 anni prima. A proposito di astronomia, Brian descrive il defunto Sir Patrick Moore come “Uno zio per me e l'uomo più generoso che abbia mai conosciuto”. Quando Sir Patrick ha finito i soldi nei suoi ultimi anni di vita, Brian ha subito provveduto ad acquistargli una casa e a pagare i suoi accompagnatori in modo da garantirgli assistenza.

“Era indigenti alla fine. E' strano come questo paese ignora i suoi eroi. Non era curato dallo Stato.”

Per seguire l'eclissi solare del mese scorso, Brian ha noleggiato un piccolo aereo ed è volato fin sopra le Isole Faroe. Ne è valsa la pena: lui e i suoi amici hanno assistito alla corsa di un'ombra gigantesca attraverso le nuvole, che è arrivata ad oscurare il sole, lasciando alla vista solo una luminosa corona:

'E' stato emozionante. Freddie avrebbe amato una cosa del genere.”

Freddie Mercury è ovviamente un tema che in questa conversazione torna spesso..

“Freddie è sempre stato attaccato alle sue priorità. Non sopportava gli stupidi e non era, a differenza mia, uno che amava compiacere gli altri.”
Brian lo amava profondamente. Dopo la quasi contemporanea morte del padre e di Freddie, Brian chiese aiuto per la depressione. Oggi, prende qualche conforto da un potere superiore:

“Io credo in una sorta di Dio, che è una cosa molto impopolare da dire come astronomo. Ma non credo che l'astronomia sia incompatibile con l'esistenza di un potere superiore”.

Brian ha qualcosa da dire anche sulle tasse:

“Ho pagato milioni e milioni di sterline in tasse e sono orgoglioso di questo perché credo che la tassazione sia per il bene comune.”

Dice anche che sarebbe stato felice di pagarne di più:

“Dico davvero. Anche se non sono super-riccho,” aggiunge in fretta. “Non è una questione di quanti soldi hai e quante case possiedi. E' che certe persone sono ingiustamente ricche e potenti e non hanno mai lavorato per ottenere ciò che possiedono. Dovremmo tutti avere pari opportunità. Io non sono un uomo apatico. Lavoro giorno e notte per cambiare il mondo.”

Improvvisamente sembra un po' stanco:

“Alcune persone pensano che io sia molto ingenuo e forse lo sono davvero. Come posso cambiare il mondo in 40 giorni? (a Maggio si svolgeranno le elezioni)”.

Ma vede anche questo come una sua precisa responsabilità:

“Io non sono Madre Teresa, ma cerco di rendere il mondo un posto migliore. Forse questo sarà il mio lavoro per il resto della mia vita. Anche se spero di potermi rilassare un po' dopo le elezioni e trascorrere più tempo con Anita, i miei figli e i miei nipoti.”

Brian May è una personabuona, gentile, intelligente che, oltre a vendere 200 milioni di dischi, ha dedicato gran parte della sua vita a fare cose buone e gentili. Il che è, naturalmente, ammirevole. Ma non posso che essere dispiaciuta per la povera Anita, infilata da sola nel letto per delle ore prima che Brian spenga il computer, metta via i suoi grafici a torta e si unisca a lei.


@Last_Horizon