Breaking News: Dopo 12 anni chiude We Will Rock You, il musical dei Queen

"Vogliamo ringraziare le persone incredibili della produzione, del cast, e i musicisti con i quali abbiamo avuto il privilegio di lavorare dal 2002 ad oggi e, ovviamente, un grazie al pubblico che ha reso grande lo show". Con queste parole di commiato pubblicate a nome di Brian May, Roger Taylor e Ben Elton si chiuse We Will Rock You nel suo allestimento più importante, quello che da ben 12 anni regna incontrastato sul palco del Dominion Theatre di Londra.

La notizia era nell'aria già da qualche giorno e appena prima della partenza dei Queen per l'America la scorsa settimana, Brian May aveva parlato con il cast e la produzione per annunciare la decisione. Si chiude così un'era incredibile, partita come spesso accade per i progetti pionieristici dei Queen non con i migliori pronostici. Forse nemmeno la stessa band e Ben Elton si aspettavano un successo così clamoroso che, a dispetto delle critiche iniziali non sempre lusinghiere, ha conquistato il pubblico serata dopo serata, superando anche gli inevitabili cambi di cast e le trasposizioni estere non sempre riuscitissime. Brian May dalle pagine del suo sito ha manifestato il grande dispiacere per questa conclusione, ma ha promesso che un giorno lo spettacolo tornerà là dove è nato. 


Ma perché We Will Rock You chiude? Le ragioni sono tante e, con le dovute proporzioni, si potrebbe dire che i Queen così come all'epoca del successo strepitoso di A Night At The Opera decisero di non riposare sugli allori, anche stavolta hanno maturato la convinzione che sia necessario evolvere il progetto e tentare nuove sfide. Prime fra tutte l'allestimento a Broadway, vera e propria patria del musical e capitale riconosciuta del genere. Il musical in realtà è già approdato in America diversi anni fa, con la sfortunata esperienza di Las Vegas. Attualmente è invece in tour con un'edizione on the road ed evidentemente il successo che sta riscuotendo anche negli States deve aver convinto la produzione della bontà dello "sbarco americano". Del resto tra i produttori c'è anche Robert De Niro con la sua Tribeca e il desiderio di vedere lo spettacolo anche in casa propria doveva essere grande. A ciò deve aggiungersi la volontà dei Queen e della Universal di (ri)conquistare il mercato americano: si è partiti con i Queen Extravaganza, poi è arrivata l'edizione itinerante del musical e adesso un tour dei Queen+Adam Lambert. Era tempo di volare alla conquista di Broadway. Ma, come vi ho anticipato su facebook, "lo spettacolo deve andare avanti", e pur mancando conferme ufficiali (c'è al momento solo un sibillino commento del General Manager del Dominion), è facile prevedere che Ben Elton sia già pronto a tirare fuori dal cassetto il seguito del musical, già scritto almeno dal 2008 e rimandato solo a causa (o per merito, saranno i posteri a dirlo!) del successo inaspettato di We Will Rock You. Sullo script non sono mai trapelati dettagli, per cui non è dato sapere se il nuovo spettacolo, che dovrebbe intitolarsi proprio The Show Must Go On, sarà una vera e propria prosecuzione del primo, oppure se storia e personaggi saranno completamente diversi. Non ci resta che attendere il 2015, quando il nuovo musical dovrebbe prendere avvio, ancora una volta al Dominion, divenuta ormai una seconda casa per la musica senza tempo dei Queen.

Qui trovate il comunicato ufficiale apparso sul sito dei Queen:

www.queenonline.com

Qui invece le parole di Brian May:

www.brianmay.com