Intervista a Brian May alla CBS News del 21 Ottobre 2013
















Molto prima di diventare un membro dei leggendari Queen, il chitarrista Brian May coltivava fin da ragazzino un'altra grande passione: le immagini stereoscopiche, che consistono in due fotografie dello stesso oggetto che se visto con uno stereoscopio produrre un effetto 3D. Nel 1960 si è imbattuto in particolari immagini chiamate Diableries, un tipo di carte stereoscopiche francese risalenti al 19° secolo, che ritraggono diorami raffiguranti una visione dell'inferno reso in un contesto vittoriano, a metà tra il genere gotico e l'ironico.


Dal 1860 al 1900 queste carte stereoscopiche sono state molto popolari in Francia e May, che vanta un dottorato di ricerca in astrofisica, ne ha accumulato una collezione ora disponibile nel nuovissima libro intitolato proprio "Diableries : una stereoscopica avventura all'Inferno", realizzato in collaborazione con Denis Pellerin e Paula Richardson Fleming. Questa raccolta di Diableries, seguito ideale del primo libro stereoscopico "A Village Lost and Found", è stato realizzato analizzando e restaurando le carte stereo originali rendendole quindi adatte alla pubblicazione. Il libro è disponibile anche con uno stereoscopio inventato dallo stesso May.

"Le ho cercate davvero in ogni parte del mondo," spiega May, che in questi giorni sta visitando numerose città degli Stati Uniti per promuovere il libro. "Sono abbastanza difficili da trovare, ma se le trovate vi conquistano subito. Appena le guardi nello stereoscopio si ha la sensazione di camminare in un universo parallelo di scheletri e diavoli. Per me è stupefacente, è una sorta di magia. Quindi questo libro è un portale, spero, di vera stereoscopia diabolico vittoriana".

Mentre le immagini in Diableries dipingono un mondo fantastico di scheletri e demoni, rappresentano anche una sorta di commento sui tempi politici e sociali della Francia dell'epoca: "Chi ha realizzato queste cards ha effettivamente messo a disposizione la propria arte per dire cose del genere, per dare voce alle classi inferiori, in particolare contro Napoleone III. Quindi ci sono parecchi significati al loro interno e un sacco di satira, di quella molto pericolosa perché potevi finire in prigione per aver detto qualcosa contro l'Imperatore".

Queste immagini del 19° secolo sembrano lontane dal 3D moderno generato al computer al quale gli spettatori di oggi sono abituati ad ammirare nelle sale cinematografiche. Ma May ritiene che nel passato vi sia il vero effetto stereoscopico: "Con queste immagini si ha la geometria corretta, quindi dovrebbe essere una esperienza molto coinvolgente. Tutti abbiamo visto e amato, me compreso, i film in 3D come Avatar, ma in realtà la versione vittoriana è il modo più perfetto di rendere le informazioni stereoscopiche adatte per il cervello perché costituiscono una visione molto solida e molto reale”.

Il libro Diableries è solo uno dei tanti progetti di Brian May in cui è stato recentemente coinvolto. Tra questi l'inizio a Baltimora di We Will Rock You, il fortunato musical da ora in tour nel Nord America. Con una storia ambientata nel futuro e contenente 24 canzoni dei Queen, "We Will Rock You è un successo costante a Londra da oltre dieci anni ed è stato rappresentato in più di 20 paesi. May è stato spite speciale nella serata di apertura del tour negli States. "E' bello prendere parte allo show, è impostato in modo perfetto per un guitar hero. Si rendeno felici le persone, ma rendo felice anche me stesso nel parteciparvi. E dà grande soddisfazione al cast felice perché la mia presenza sul palco è una specie di avallo al loro incredibile lavoro. E, mio Dio, sono un cast e una band incredibile."

May attribuisce il continuo successo di We Will Rock You alla dedizione del team di produzione. "E' stata una strada difficile, perché ci hanno massacrati con le recensioni quando abbiamo aperto a Londra," racconta. "Ma la qualità è venuta fuori attraverso il passaparola, fino a crescere enormemente. C'è stato da poco il 12° anniversario dello show ed è più forte che mai a Londra. Il sogno era di fare la versione americana e poi portarlo in giro per i teatri degli Stati Uniti. Ci abbiamo messo un po', ma finalmente siamo partiti".

Quest'anno è anche il 40° anniversario della pubblicazione de disco d'esordio dei Queen. Da allora è stato un continuo successo dopo l'altro, qualcosa di cui il chitarrista continua a stupirsi: "Abbiamo pensato, 'Sì, sì, siamo in grado di conquistare il mondo' allora ed è ancora incredibile come questo prosegua oggi. A volte mi sveglio e mi dico 'Mio Dio, è accaduto davvero' e la gente di tutto il mondo conosce le nostre canzoni e le canzoni sono parte della loro vita. E' una cosa incredibile, in particolare con canzoni come We Will Rock You, We Are the Champions e Bohemian Rhapsody, che sono parte della vita di tante persone. Abbiamo coltivato il sogno di fare grandi concerti, ma tutto è accaduto in un modo così grande che non potevamo prevederlo”.

I Queen, che oggi sono May e Taylor, occasionalmente si esibiscono dal vivo, com'è accaduto il mese scorso per l'iHeart Musica Radio Festival di Las Vegas, con il cantante pop Adam Lambert. "E 'fantastico, incredibile", dice May "E' un meraviglioso cantante e interprete . Lui è un grande intrattenitore ed è un ragazzo fantastico con cui lavorare. E c'è la possibilità di fare qualcosa assieme. Stiamo guardando a tutte le opportunità".

Dalla morte di Freddie Mercury nel 1991 ad oggi, la popolarità dei Queen ha continuato a crescere e ci sono altri progetti legati alla band attualmente in cantiere. In primo luogo c'è un nuovo album, probabilmente previsto per il prossimo anno che dovrebbe includere materiale inedito, come la collaborazione di Mercury con Michael Jackson degli anni '80: "Ci stiamo pensando sempre di più e questo album potrebbe avere un po' di cose nuove, il che lo renderebbe molto più interessante per i fans. Ho lavorato molto seriamente in studio mettendo le cose insieme un po' nello stile del Made in Heaven, l'album cui abbiamo lavorato letteralmente con anche con solo un paio di tracce vocali di Freddie alle quali abbiamo intrecciato materiale nuovo. Non penso che alla fine tutto l'album ruoterà attorno a questo tipo di lavoro, ma ne farà sicuramente parte”.

E c'è anche il prossimo film in programma sulla vita di Mercury, che a un certo punto aveva previsto Sacha Baron Cohen come il protagonista. "E' fantastico e siamo molto vicini ad un annuncio, che ancora una volta sorprenderà non poche persone. Pensiamo di avere un regista , pensiamo di avere una stella come attore principale. E' solo una questione di concludere alcuni contratti e sistemare alcuni dettagli”.

Quanto a May, i suoi sforzi musicali da solista sono concentrati su come lavorare con la cantante britannica Kerry Ellis, già protagonista di We Will Rock You: "Preferisco fare musica per canzoni. Io non mi considero un buon cantante ed è davvero bello poter lavorare con una grande cantante. Questo è il mio progetto solista al momento ed è ciò che mi piace: la scrittura, la produzione e l'arrangiamento, ma lavorando con un cantante".


(Fonte: http://www.cbsnews.com/8301-207_162-57608358/queens-brian-may-releases-devilish-stereoscopy-book/)



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